Scritta da: Kay
Probabilmente non esiste nessuna intimità che possa competere con due sguardi che si incontrano con fermezza e decisone e che semplicemente rifiutano di lasciare la presa.
dal libro "La ragazza delle arance" di Jostein Gaarder
Probabilmente non esiste nessuna intimità che possa competere con due sguardi che si incontrano con fermezza e decisone e che semplicemente rifiutano di lasciare la presa.
In alcuni momenti le parole di conforto contribuiscono ulteriormente ad aumentare il proprio dolore.
Ogni tuo modo di agire e di pensare cambierà a seconda del tempo che trascorre inesorabilmente.
L'inchiostro fluiva sul foglio, come il sangue le scorreva nelle vene.
Avevo quattordici anni quando i miei genitori mi proposero di vedere uno psicologo il lunedì dopo la scuola. Non fu difficile convincermi; non appena mi dissero che avrei potuto fare tutte le domande che volevo e che quella persona era abbastanza qualificata da rispondere, ero praticamente già lì.
Credere nei sogni è un conto, vivere nel mondo dei sogni è un altro.
Felicità è non fermarsi mai a pensare se la si ha.
È facile uccidersi senza morire, chissà quanti di noi lo fanno e si accorgono solo troppo tardi di aver sprecato la loro vita, piano piano ci si abitua a tutto. E io mi chiedevo, allora, senza ricevere risposta: per essere fedeli agli altri è giusto continuare ad essere infedeli a se stessi?
La gente precipita, è questo che ho visto.
Molte persone si gettano in un burrone.
È quel precipizio che distingue i vivi.
Essi si gettano perché non si sono mai aggrappati.
Hanno sempre scelto di non avere appigli,
riscalano il dirupo dopo il salto nel vuoto perché arrampicandosi
conquistano sé stessi e con questo si sentono bagnati,
bagnati di vita.
È ciò che fai di quel precipizio che fa di te uno scalatore,
ed è in ciò che scegli come appiglio
che sta la tua miglior arrampicata.
Nessuna scienza potrà mai sostituire anche il più piccolo gesto d'amore.