Scritta da: G. De Felice
Per rendere reale una favola servono tre ingredienti: uno scenario magico, una situazione magica, una persona magica. E tanta, tanta follia.
Composta giovedì 9 febbraio 2012
Per rendere reale una favola servono tre ingredienti: uno scenario magico, una situazione magica, una persona magica. E tanta, tanta follia.
Si fatica tanto per dimenticare, che basta un nonnulla per ricadere nella trappola dei ricordi.
Vi lascio alla magia dei sogni, perché solo di notte essi si manifestano nella loro pienezza. E se essi non vi cercano, cercateli voi, ma non abusatene, potreste svegliarvi con l'amaro in bocca, quando i vostri occhi vedranno la realtà! I sogni sono così, esistono finché noi lo vogliamo, esistono per renderci l esistenza meno amara, ma sogni troppo grandi senza realizzarli possono distruggervi!
Un diamante è per sempre.
Un mio vaffanculo anche.
Io non credo a tante cose.
Non credo né in Dio né all'Inferno. Non credo ai politici e nemmeno ai media.
Non credo nemmeno che esistano casualità.
Però credo nei rapporti. Non in quelli che nascono in un'ora, ma in quelli che si stringono piano piano, giorno per giorno.
Credo che l'amore eterno non esista, ma credo che ci sia qualcosa che fa battere il cuore forte, inevitabilmente. Non importa che sia un abbraccio, un vaffanculo o due mani che si sfiorano, qualunque cosa è importante purché ti faccia sentire vivo.
Credo un po' anche alle parole, perché bugiarde non sono le parole, ma le bocche che le pronunciano.
Ma soprattutto, credo nei silenzi.
Non importa quante e quali parole possano dirti, ciò che ti ricorderai quando sarà il momento saranno solo i silenzi. Quelli lunghi, in cui puoi perderti in un abbraccio, in uno sguardo o in un pensiero.
Fidatevi di me.
I silenzi legano.
Legano più delle parole.
Anche più delle catene.
A volte è come rivedere un film drammatico per la centesima volta: sai già come andrà a finire, ma dentro di te speri sempre in un finale migliore.
Se hai imparato a sognare, rassegnati al fatto che non riuscirai mai ad accontentarti della realtà.
La gioia è fragile, ma non c'è nulla di più forte.
Per te ci sarà sempre un domani, per i tuoi sogni chissà. Perciò, qualsiasi cosa accada domani, viviamo oggi... è l'unica cosa che abbiamo davvero.
Ogni volta che si rinuncia a qualcosa, ci si illude. Cosa ne dite? Ci si illude. Perché ogni volta che si rinuncia a qualcosa, si rimane legati per sempre all'oggetto della rinuncia. In India c'è un guru che dice: "Ogni volta che viene da me una prostituta, non mi parla d'altro che di Dio. Mi dice:" sono stufa della vita che faccio. Voglio Dio ". Ma ogni volta che viene da me un prete, non mi parla d'altro che di sesso".
Infatti, quando si rinuncia a qualcosa, si rimane vincolati a quella cosa per sempre. Quando si combatte qualcosa, le si è legati per sempre. Finché la si combatte, le si dà potere. Le si dà un potere pari a quello impiegato per combatterla.
Dunque bisogna "accogliere" i propri demoni, perché combattendo contro di essi si dà loro potere. Nessuno ve l'ha mai detto prima d'ora? Quando si rinuncia a qualcosa vi si rimane legati. L'unico modo per uscirne è non lasciarsi ingannare. Non rinunciate, ma non lasciatevi ingannare. Cercare di capire il vero valore di quella cosa, e non avrete bisogno di rinunciarvi: semplicemente, vi cadrà dalle mani.