Scritta da: Staff PensieriParole
in Frasi & Aforismi (Musica)
È la notte la vera musica che sento: rane, grilli, i suoni della natura. La musica è il canto della terra.
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È la notte la vera musica che sento: rane, grilli, i suoni della natura. La musica è il canto della terra.
Se sapessi da dove provengono le poesie, ci andrei.
"Quando tu guarderai il cielo, la notte, visto che io abiterò in una di esse, visto che io riderò in una di esse, allora sarà per te come se tutte le stelle ridessero. Tu avrai, tu solo, delle stelle che saranno ridere!"
E rise ancora.
"E quando ti sarai consolato (ci si consola sempre), sarai contento di avermi conosciuto. Sarai sempre il mio amico. Avrai voglia di ridere con me. E aprirai a volte la finestra, così, per piacere... e i tuoi amici saranno stupiti di vederti ridere guardando il cielo. Allora tu dirai" Sì, le stelle mi fanno ridere! "E ti crederanno pazzo. T'avrò fatto un brutto scherzo..."
e rise ancora.
"Sarà come se t'avessi dato, invece delle stelle, mucchi di sonagli che sanno ridere..."
C'è tutta una vita, in un'ora d'amore.
La libertà che io cerco è quella di apprendere, di parlare e di discutere, liberamente e secondo coscienza: questa, più di tutte le altre libertà.
La non collaborazione al male è un obbligo come lo è la collaborazione al bene.
Non mi preoccupo delle rime. Raramente ci sono due alberi uguali, l'uno accanto all'altro.
Essere poeta non è una mia ambizione.
È la mia maniera di stare solo.
Il telefono non ravvicina, anzi, conferma le distanze. Non si è in due come in una conversazione, poiché non ci si vede. E non si è nemmeno soli come davanti a un foglio di carta che permette, mentre si parla all'altro, di parlare a se stessi, di cercare e di trovare la verità.
Nessuno può tenere distanti due persone che si appartengono e che si stanno cercando, forse anche da molto tempo e da molto distante.