Scritta da: Veronica Iacono
"Cathia ha il più bel culo d'Europa". Il Rosso graffiato splende in tutta la sua sfacciataggine su una colonna del ponte di corso Francia.
Vicino, un'aquila reale, scolpita tanto tempo fa, ha sicuramente visto il colpevole, ma non parlerà mai. Poco più sotto, come un piccolo aquilotto protetto dai rapaci artigli di marmo, c'è seduto lui.
Capelli corti, quasi a spazzola, sfumatura dietro il collo alta come quella di un marine, un giubbotto Levi's scuro. Il colletto tirato su, una Marlboro in bocca, i Ray-Ban agli occhi. Ha un'aria da duro, anche se non ne ha bisogno. Un sorriso bellissimo, ma sono pochi quelli che hanno avuto la fortuna di apprezzarlo.
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    Scritta da: Veronica Iacono
    Rosso.
    Lui la guarda. Il finestrino è abbassato Una ciocca di capelli biondo cenere scopre a tratti il suo collo morbido. Un profilo leggero ma deciso, gli occhi azzurri, dolci e sereni, ascoltano sognanti e chiusi quella canzone. Tanta calma lo colpisce.
    "Ehi!"
    Lei si volta verso di lui, sorpresa. Lui sorride, fermo vicino a lei, su quella moto, le spalle larghe, le mani troppo presto abbronzate per quella metà di aprile.
    "Ti va di venire a fare un giro con me?"
    "No, sto andando a scuola."
    "E non ci andare, fai finta, no? Ti vengo a prendere lì davanti."
    "Scusami." Lei fa un sorriso forzato falso: "Ho sbagliato risposta, non mi va di venire a fare un giro con te".
    "Guarda che con me ti diverti..."
    "Ne dubito."
    "Risolverei i tuoi problemi."
    "Non ho problemi."
    "Questa volta sono io a dubitarne."
    Verde.
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