Il corpo che si sentiva libero, la musica, le risate, sentirti parte di tutto e in un momento credere che il sorriso non avrà mai fine. I miei piedi scalzi, la polvere, la terra sotto le scarpe e la natura dentro di me quando la pioggia ha sfiorato il mio viso ancora e ancora e niente aveva senso solo quell'attimo che andava vissuto fino alla fine. Le braccia rivolte al cielo e urla fino a liberare se stessi.
Dover riaffrontare tutto da sola senza quell'angelo mi terrorizza e mi lascia senza respiro, Una lunga notte mi aspetta e lui non potrà sentire le mie lacrime calde scendere sul mio viso. Ha colpito il mio cuore, la mia anima e non voglio soffrire. Ma lui non vuole ciò che voglio io e questo non va bene perché comporterebbe cadere senza più riprendere il volo. Io credevo alle sue parole sincere ma dovevo darle il giusto peso, ma come potevo se lui è arrivato in un momento fragile della mia vita ad avvolgere le mie paure. Ma forse è tutto un immagine stupida della mia mente e lui è solo ciò che volevo che fosse... o forse no.
Credo nella mano di un'amica accanto a me nel risveglio, nella dolce carezza di mia sorella e mia madre, nel sorriso di mio padre, nella forza di mia zia, credo nella vita reale che per quanto faccia male è tremendamente meravigliosa... e il vento porta via tutto il resto come una dolce musica che prima o poi finisce e ciò che rimane tra le mie mani è amore umano.
Ci saranno mille fiori, fiori che cadranno al primo soffio di vento, fiori che sentiranno la gioia e il dolore, fiori più sensibili e meno sensibili, fiori che saranno uniti da radici così forti che sapranno crescere sempre verso la luce anche se avranno accanto a sé un ombra.
Confusione e cominciare a realizzare che è tutto reale. Scorrere e ripercorrere i miei pensieri, le mie idee e non riuscire a credere a una parola di comprensione. Il calore di mia madre è così dolce e sapere che deve lottare per una bestia mi fa entrare in uno stato di alienazione e apatia. Com'è ingiusta la vita con un angelo che sa volare. Ma anche se dentro so che non ci può essere gioia senza dolore, non riesco ad accettarlo, a capirlo e una rabbia forte che mangia il mio sangue cresce e cresce lasciandomi come una bambola di porcellana che nn deve cadere. Io son parte di lei e lei è parte di me e anche se non parla, il suo silenzio dice tanto e io vorrei darle più coraggio per un male che non si può spiegare ma si può combattere.
Di nuovo quella paura e quei pensieri e le lacrime scendono copiose sul mio viso. Non voglio credere che quel dipinto è pervaso da un misto di nero e grigio. Perché se il suo color bianco era così bello da poter riconoscere il mio viso, i colori sono diventati così leggeri da poter evaporare? Lei è artista del mare, e perché ora si deve ritrovare a correre con il peso del vento e a sentire il profumo dei colori. Lentamente mi avvicino a questo mondo e mentre giro intorno per guardarlo più da vicino ne assaporo pezzo per pezzo, sgretolando ogni parte di me senza riuscire più a riunire i pezzi di ciò che ero.
Cerco di guardare il vento dei miei pensieri e rincorrendo le mie emozioni rimango di ghiaccio nel sentire il freddo calore di una parola. Come se avessi raccolto pezzi di me e nn fossi riuscita a costruire il tutto. Che cosa devo capire? Quel fiore è cresciuto in un deserto e io non posso comprendere come il vento possa muovere i suoi petali, le sue foglie. La sua vita è come se fosse dipinta di un arcobaleno che nn perde mai i suoi colori, l essenza è la luce e i suoi raggi la vita. Non tornerà indietro quella formica perché camminerà oltre vaste distese di inesorabili profondità. Perché il tutto non è ciò che si è perso, il coraggio è credere che le salite lei saprà affrontarle.
Siamo ciò che siamo, seguiamo ciò che sentiamo e quando anche una piccola luce si avvicina a noi fa paura delle volte se non si avvicina con il tocco di una farfalla.
Cercare sempre una luce rincorrendo il sole sopra mari di inafferrabile essenzialità, non voglio rincorrere silenzi che non fanno rumore, voglio raccogliere a piedi nudi l'acqua del cielo e dipingere i miei pensieri di tutto ciò che voglio per danzare sopra un piccolo granello di sabbia.