Scritta da: Walter Girardi
In te io mi rifugio, fuggendo dal presente. Trasportato attraverso il tempo, in balia delle emozioni.
Composta domenica 22 novembre 2015
In te io mi rifugio, fuggendo dal presente. Trasportato attraverso il tempo, in balia delle emozioni.
Stringerti in un abbraccio. Un abbraccio fatto con la mente, con il cuore. Di quelli che ti fanno dimenticare le paure, che ti fanno dimenticare i problemi. Di quelli, che ti fanno dimenticare il tempo. Un abbraccio che risana ogni ferita, ogni dolore. Di quelli che al cuore, dona la pace. Una stretta dalla quale non volersi più sciogliere. Poiché troppa sarebbe qualsiasi distanza, lontano dalle tue braccia.
Stanco mi accingo al cospetto di Morfeo. Entra nei miei pensieri e riempili del tuo essere. Sii la regina dei miei sogni, mentre dormo la notte. Come protagonista, sei dei miei sogni ad occhi aperti il giorno.
Mente e cuore, uniti nel vagare. Uniti nel silenzio, nel vuoto della solitudine. Consapevoli del non essere, consapevoli del non avere.
Vorrei stringerti a me chiudendo gli occhi. Il cuore è raggiante di gioia per il solo esserti accanto.
Saperti così da me diversa, eppure non riuscire a smettere di amare ogni atomo del tuo essere.
Chiudersi nel silenzio.
Nella quiete della solitudine.
Dove nulla va dimostrato, dove nulla è richiesto.
Dove non si deve essere.
Dove non si deve avere.
Dove nulla è dovuto, nemmeno a se stessi.
Svuotando la mente.
Per godere, della pace del nulla.
Non è mio diritto chiedere cosa ti abbia fatto piangere il cuore. A me spetta il compito di farlo tornare a sorridere.
Nel silenzio dell'infinito, cuore e mente trovano pace.
Lontan da Te ogni minuto, da ora è mascherato. Per aumentar le pene di un cuore innamorato.