La violenza cosa c'entra con l'amore? L'amore non rompe le costole, non rende una donna irriconoscibile dal viso tumefatto! Ora, è tempo di non comprendere più! Non ho tempo e né cuore per uomini senza amore.
Prima fanno i carnefici, poi si trasformano in vittime.
Le verità sulle stragi verranno fuori, aspettiamo che i colpevoli siano morti.
La violenza fisica non è mai giustificabile perché la vita è sacra, basterebbe soltanto fare affidamento alla semplice parola come fondamento della pace.
La violenza verbale non lascia segni sul corpo, ma lede gravemente l'anima fino ad ucciderla.
"Misogino", "sessista", "maschilista", "omofobo". Viviamo in un mondo dove regna sovrana l'ignoranza intellettuale! È questo disgusto verso chi classifica "diverso", provoca, repulsione, odio fino a sfociare in violenza, in alcuni casi, anche alla morte. Di quante violenze subite, ancora si dovrà parlare? Come se già, non bastasse la violenza verbale, fisica, persecutoria. C'è in atto una cultura opposta dove ancora si costruiscono ghetti mentali e si viene etichettati per la categoria di appartenenza e che tu sia una persona, poco importa; se-sei, "gay," "lesbica", sei un diverso non utile alla vita sociale.
L'innocenza non si sfiora, non si tocca. Sono così piccoli, da non raggiungere in altezza il bacino di chi le preda. Piccole manine da accarezzare, baciare, stringere, si allungano implorando che non gli venga loro fatto male. Non sono merce da barattare, sono cuccioli umani, bambini da non violentare.
Uomo, chi è il "bastardo" tra noi se abbandoni il tuo cane sul ciglio della strada e lo lasci morire?
La violenza è mancanza di cultura.
I miei occhi diventano lucidi quando sento parlare di violenza sulle donne, sui bambini e sugli anziani. Certe ferite non smetteranno mai di far male.