Credo che, fra il "mai" ed il "sempre", ciò che ha i connotati propri dell'infinito sia solo il "mai" perchè presuppone la non definizione di un punto d'origine nè di un punto di termine. Ma il "mai", di per sè, essendo negazione, non implica un essere sempre esistito e sempre esistente, bensì un essere che mai è esistito e mai esisterà. L'"eterno" invece non esclude un punto d'origine ma un punto di termine e dato che noi non possiamo prevedere i possibili prossimi, quel che ne deriva è un infinito indefinito.
Questo pensiero è stato il presupposto che mi ha permesso di non affermare "non ti scorderò mai" ma "ti ricorderò per sempre".
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