Le vie sconce, quelle coperte di fango, di rovi, di rami impigliati, sono le uniche che, se superate, ti fanno vedere paesaggi maestosi... quasi sempre conducono su di un dirupo, ma tante volte si affacciano su una roccia solitaria, dove ti siedi e rivivi i tuoi mille rimpianti... a volte, la pace di quel paradiso, insegna che la vita non è solo uno sterminato prato fiorito e che i tanti sentieri percorsi, conducono sempre verso la crescita di una vita nuova.
Composta sabato 15 maggio 2010
dal libro "Tutti i giorni dimenticati" di Marco Giannetti
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