Io non ricordo come sono passati gli anni, la vita mi è volava tra le mani come una farfalla che non ne vuole sapere di restare in gabbia.
Ed io l'ho guardata, incantato, battito dopo battito l'ho seguita salire per poi cadere.
E morire.
E di quel volo durato una vita non ricordo i mille attimi uno dietro l'altro né distinguo i colori di quella farfalla da quelli dell'erba e del cielo.
Ricordo però il batticuore per volo precario, le lacrime per la sua morte, la velocità di quegli attimi.
È così che mi capita, sempre, troppo preso a guardare perdendomi i dettagli che poi non sono sempre importanti ma a volte lo sono.
Composta mercoledì 13 ottobre 2010
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