Rivedere le proprie convinzioni non è cosa da poco, specie se si è convinti di non averne.
Composta lunedì 28 febbraio 2011

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    postato da bluedeep, il
    Vincenzo , amico,  il tuo commento #7 mi era sfuggito ( probabilmente per un controllo automatico ...) .
    Chi ha convinzioni radicate  di ordine etico , morale o religioso - ad esempio- troverà molte dificoltà a cambiarle  e, se mai ci riuscisse il percorso che lo porterà a tali cambiamenti sarà lungo e doloroso , specie se la sua età - non necessariamente biologica- sia avanzata ; ma se per costui il percorso sarà - come dicevo- impervio e sofferente , quello di colui che è convinto di non possedere convincimenti alcuno - benchè ne possieda certamente , ed il primo è proprio questo-  sarà certamente ancor più duro da affrontare.
    Grazie sinceramente per averla commentata , non sono d' accordo con quanto da te sostenuto , ma in effetti non posso pretendere di far risuonare corde filosofiche o culturali , nè tantomeno poetiche attraverso ciò che ho scritto se non solo  casualmente.
    Ciao.
    4
    postato da , il
    Quando si ha a che fare con la crescita personale...
    prima o poi...si avrà a che fare con le convinzioni...
    Le convinzioni non sono altro che dei pensieri riccorenti...
    e ben radicati che influenzano enormemente...
    ogni cosa scelta e decisione di vita...
    portandoci sempre verso una direzione...
    piuttosto che in un altra...
    etichette che ci danno un'apparente identità...
    Siamo...con certezza...pieni di convinzioni di tutti i tipi...
    e quelle più subdole... sono quelle...
    che non pensiamo nemmeno di avere...
    perché sono al di sotto del livello di coscienza normale...
    alcune convinzioni possono essere utili e costruttive...
    altre un pò meno...soprattutto quando ci limitano...

    Ognuno ha delle proprie convinzioni personali...
    è quindi bene che lavori su se stesso in modo mirato...
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    postato da Federica Astolfi, il
    Più che contraddizione io la definirei paradosso.
    Se letta ironicamente, costringe a ritenere che la convizione di non avere convinzioni è una convinzione da "rivedere" (utilizzando il termine adottato)!
    2
    postato da , il
    ***** !! Starei per dire "..bellissima!!", se l'esclamazione non fosse un po' troppo inflazionata...   : ))
    Invece ti dico: qualsiasi convinzione è difficile da rivedere.
    La via maestra è non avere convinzioni, ma solo ipotesi di ricerca da confrontare con la realtà e con le ipotesi altrui. E, al posto delle convinzioni, nutrire e dare amore a tutti e  tutte le cose.
    Su quest'ultima via non si può sbagliare, e questa, oltre tutto, è l'unica "convinzione" che conti. Perché tutto si sposta dal piano del pensare a quello dell'essere, del volere e dell'agire.
    Ma... farlo è ancora più difficile che rivedere le proprie convinzioni.
    Sentirlo e comunicarlo no, è più facile: ed è qui, nelle intenzioni e in qualche gesto d'amore occasionale, che forse si riabilita la nostra pigra ed egocentrica natura umana.
    1
    postato da Federica Astolfi, il
    Bellissimo gioco di prospettive in cui, andando a ritroso, si giunge a rivedere la propria convinzione di non avere convizioni.

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