Scritta da: Andrea Spartà
Ho sempre guardato le stelle e agognato il cielo.
- Il cielo... -
Così ho provato a salire sul grattacielo più alto, ma non sono riuscito a raggiungerlo.
Allora ho chiesto a un'aquila di prestarmi le sue ali, ma esse non sono state in grado di sollevarmi.
Così, come Icaro, decisi di costruire due ali su misura per me, ma dopo un brevissimo istante di volo il vento e le intemperie mi cacciarono brutalmente da quel regno che tentavo di raggiungere, lasciandomi solo un leggero e lontano retrogusto di quel blu tanto sognato, tanto desiderato.
Quindi continuai a provare, e a provare, e a provare. Provai ogni cosa, ma nulla riuscì a soddisfarmi. Nulla riuscì a condurmi lì, dove volevo essere, dove volevo vivere. Il cielo rimase lì, distante, ad osservarmi. - Il cielo... -
... poi un giorno incontrai te. Ti vidi mentre, completamente assorta nel tuo mondo, gattonavi allegramente. Decisi, incuriosito più che persuaso, di seguirti. Strisciai fino a raggiungerti e quindi gattonai dietro di te, insieme a te, e con mio grande stupore mi resi conto di quanto incredibilmente bella, unica e fantastica fosse la nuda terra che sempre avevo avuto sotto i piedi, - ma non sotto le mani-.
- Ed era stata così semplice da raggiungere... -
Da quel momento dimenticai il cielo. E concentrai tutta la mia attenzione su quell'unica stella che adesso catturava il mio interesse con la sua incredibile forza di gravità... e continuai a gattonare, felice, insieme a lei. Insieme a lei...
- ... insieme a lei... -.
Composta mercoledì 6 gennaio 2010

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    Scritta da: Andrea Spartà
    Dedica:
    Daniela Pontillo.

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