Io penso che questa frase sia estratta da un qualcosa dove Mazzini non intendeva l'esistenza solo come rimanere vivi. Ma l'esistenza come diritto di agire e realizzarsi in quanto vivi.
"L'uomo fa sempre riferimento a se stesso nel misurare gli eventi.". Dice Vincenzo. Niente di più veritiero, non vedo come potrebbe fare altrimenti a meno di non essere un povero demente ...
Che l'uomo stesso non sia un evento non concordo. L'uomo è un evento come qualsiasi cosa accade nell'Universo. Anche se credessimo che ci sia una specificità nella creazione dell'uomo anche questa specificità sarebbe un evento ...
Questa frase di Mazzini, sinceramente, mi sembra un artificioso e stucchevole giro di parole per significare il "non am*mazz*are" del decalogo di Mosè. L'avessi incontrata tra quelle del concorso, le avrei dato 1 senza pensarci due volte.
Non la ritengo pertanto degna di commento alcuno.
PS: la tipica "frase del giorno" di pensieri e parole. Ma dove vanno a pescarle, queste amenità?? Roba da brividi nella schiena (chissà, sarà forse l'nfluenza che arriva).
"Se ci fossero uomini che avessero sempre abitato sottoterra in splendide dimore adorne di tutto ciò che l' arte umana può produrre; se essi non fossero mai saliti alla superficie della terra e avessero e avessero solo sentito parlare della divinità, diverrebbero tuttavia immediatamente certi dell' esistenza di essa , se, risaliti alla superficie, potessero contemplare lo spettacolo del mondo naturale."
Se il mito della caverna è per Platone lo strumento per dimostrare l' illusorietà del mondo sensibile, serve dunque ad Aristotele per esaltare la perfezione dello stesso mondo sensibile e per trarne argomento prova dell' origine divina di esso.
Se lei ha scelto di esistere, non posso che rimanervi indifferente. Ma si ricordi che quella verità che lei pensa di possedere (se pur in minima parte), é come la verità di quei due prigionieri che Platone ci racconta nel mito della caverna. La vita e, quindi, la Verità é il coraggio di slegarsi da quelle catene, oltrepassare il muro delle apparenze e di vivere alla luce del sole. Esistere é stare legati a quelle catene e credere a qualunque cosa, ma vivere é il coraggio umile di cambiare, di superarsi, di essere se stessi, dunque, libero.
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