Scritta da: Davide Capelli
in Frasi & Aforismi (Vita)
La vita è la capacità di riprendere sogni felici continuamente interrotti da bruschi risvegli.
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Frasi belle sulla vita. Frasi, aforismi e citazioni che parlano di vita e di tutte le sue sfumature, qui raccolte tra autori famosi ed emergenti. Ispirati tra queste pagine.
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La vita è la capacità di riprendere sogni felici continuamente interrotti da bruschi risvegli.
M'hanno chiesto una mano, e ho dato una mano; m'hanno chiesto ancora una mano, e ho dato ancora una mano; m'hanno chiesto nuovamente una mano; e io gli ho risposto che non potevo più, visto che non ne avevo più da dare, e chiedendo un dito, non m'hanno dato neanche un'unghia.
I primi vent'anni sei un principiante che non conosce la vita, gli ultimi vent'anni sei un rincoglionito dalla vita... In mezzo, se ti andrà di culo, avrai sì e no una trentina d'anni per darti da fare e combinare qualcosa.
Tolte le notti, i momenti che passi sul cesso e quando svieni per una sbronza... ti rimarrano circa quindici anni...
Mi vuoi spiegare che diavolo si può fare in soli quindici anni?
Le uniche certezze sono la nascita e la morte... e non le decidiamo noi. Noi decidiamo della nostra vita ed è tutto un casino.
Quello che riesce a giungere a me è solo profondità, buio senza luce, eco che ritorna, non mi risparmio niente, non cerco sconti e pago le mie follie con un dolore che mi dilania e mi lascia sfinita... com'è difficile vivere così, ma non posso vivere in nessun altro modo.
Chi della scala è in cima non teme chi è al primo gradino.
E ora desidero parlare con te, che ti accusi di timidezza, che avvampi, tremi, sudi, e ti batte il cuore.
E vivi questa condizione come una vergogna, una gabbia davanti alla quale si fermano tutti gli altri a indicarti e a deriderti. Voglio parlare con te perché non lo fa nessuno in quest'Italia che premia i prepotenti. Neanche tuo padre e tua madre ti comprendono poiché temono che sarai perdente, e anche tu credi di esserlo e finisci col vergognarti di te stesso. Solo due parole, fratelli emotivi, vittime dell'aggressività sociale... Jerome Salinger, il grande scrittore americano del "Giovane Holden" si è chiuso nel suo silenzio dal 1963. Trentasette anni che nessuno gli scatta una foto, nessuno lo incontra, nessuno sa dove sia. Timido. Timido come Charlie Brown, Leopardi, Emily Dickinson, Roberto Baggio, Woody Allen ed Albert Einstein che non sapeva corteggiare le signore e si consolava suonando il violino. Questi sono i vostri illustri padri, fratelli timidi, e la vostra è una dote assolutamente preziosa nel patrimonio genetico umano e non un "male sociale". Il rossore, il tremore, oggi sono diventati vizi insopportabili e la società sembra non aver posto per i timidi. Ma dalla timidezza non si deve guarire, brothers, questa è la più grossa stronzata messa in giro dai mediocri che non riusciranno mai a dare o ricevere un'emozione così come siete capaci di darla o riceverla voi. Voi vedete quello che gli altri hanno paura di vedere, fratelli. Vedete il limite, il pericolo, l'estinzione. Per questo la vostra fragilità è una roccia, e il patrimonio che voi arrossite di possedere è un tesoro da preservare. Non è paura, né fobia, né angoscia, né depressione, né vigliaccheria. Timido, perfettamente timido è il neonato che guarda il mondo per la prima volta. La cosa straordinaria non è com'è che il suo cuore batta, ma com'è che non gli venga un infarto.
Quando sarò al cospetto di Dio, lui mi chiederà: Indro, perché in vita non hai avuto fede?. Ma io gli risponderò: no, perché tu non mi hai mai fatto dono della fede?
Il bello della vita è che quando sei stanco... puoi decide di perdere tutto, rialzarti e ricominciare... ma non puoi fare il contrario!
Una volta pensavo: Prima o poi ci sarà l'inizio della vita anche per me, la vera vita! Ostacoli da superare, qualcosa da ricominciare, molte cose irrisolte, altre da dimostrare, salite ripide senza mai discese, urli al vento, sguardi nello specchio, lacrime soffocate, pugni chiusi, l'ingratitudine di molti, notti lunghissime... poi l'inizio... Finalmente ho capito che quella era la vita.