Commenti a "Il maestro non insegna il sapere, ma il modo..." di Francescopaolo Calciano
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postato da Violina Sirola, il
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postato da Impenitente, il
Bea. Hai ragione tu.
La pazienza d'altra parte, è risaputo, è la virtù dei forti.
Io purtroppo invece sono un debole. E di pazienza ne ho sempre quantitativi assai modesti.
Il gioco è stato bello ma comincio a non divertirmi più.
Continuate pure con i vostri allegri ghirigori per cercare di fottere la moderazione. Sono certo che non manca a nessuno di voi l'arguzia e la fantasia per dedicarsi a tale giochino.
Vorrei ringraziare pubblicamente Marco Panizza che ha dimostrato un reale e vero senso di partecipazione alla discussione, prendendo una posizione chiara e netta.
Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno manifestato apertamente il loro dissenso nei miei confronti: avere idee contrastanti è una delle migliori garanzie di vivere in epoca di sostanziale libertà espressiva ed è anche la chiave che ci permette, attraverso il contraddittorio, di crescere, di maturare, di allargare i propri orizzonti.
Vorrei ringraziare anche coloro che pur avendo straordinarie capacità intellettuali e pur essendo fra i più arguti nel criticare i Grandi Poteri, non hanno saputo cogliere l'occasione di applicare in pratica le filippiche declamate altrove: mi avete rappresentato quella fetta di universo a cui mi onoro di non appartenere. Senza rancore.
Vorrei ringraziare lo Staff per la serafica pazienza con cui ha sin qui sopportato i miei interventi. Credo di averlo precisato in qualche altro commento, su altre pagine: non ho mai inteso mettere in discussione il vostro lavoro e la mia voleva solo essere una proposta migliorativa.
Ma siccome ai più sta bene così, non tenete conto di nessuno dei miei interventi ed anzi, al fine di snellire i vostri database, cancellate pure ogni mio commento pubblicato sul sito.
A*ugu*ro bu0na vi*ta a V0ii tu(tt)i.
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postato da Violina Sirola, il
Aggiungo, non sono d'accordo con klo. Mi sembra di capire che preferirebbe un controllo dei concetti piutt0st0 che il controllo della singola par0la, a cui lo staff ricorre, non avendo trovato altro sistema per ritenersi tutelato.