Commenti a "È davvero un buon padre quello che conosce suo..." di William Shakespeare
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postato da bluedeep, il
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postato da bluedeep, il
Tornando alla fuga , c' è il rischio - assaporandone il piacevole gusto derivante , come dicevo dallo sfinimento , l' eccitazione, etc, etc...- di - come dietro ad un riflesso pavloviano- riflettere e confondere il gusto di fuggire da tutto e da tutti con lo sfinimento e l' eccitazione. Continuando a fuggire nel tentativo di colmare il vuoto che ci lasciamo alle spalle - paradossalmente - lo ingigantiamo sempre più.
Se tra i motivi che inducono a consigliare di scappare vi sono il non sentire i propri desideri compossibili con quelli del gruppo, della società o del paese cui si appartiene , forse è perchè non si è stati sufficientemente " capaci" , o " incapaci" , a consigliare un adattamento ai desideri via via più generali ; se però non si è stati abbastanza inetti è segno che una qualche capacità di pensiero e di onestà è presente in noi.
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postato da bluedeep, il
L' unico aspetto contenente una qualche nota positiva della fuga è che - se sufficientemente lunga- può regalare quel senso di sfinimento misto al senso di liberazione , vittoria ed eccitamento tipici di chi fugge appunto da qualcosa.
Nessuno però si metterebbe mai a scappare da qualcosa che non conosce ancora , solo perchè gli è stato suggerito.
Circa il fatto che i giovani tendano a confutare quanto insegnatoli - poi- lo ritengo del tutto positivo in quanto è stato fino ad oggi l' unica forma di progresso- semprechè tu convenga che l' uomo sia progredito- ; inoltre, se fosse vero- ma io stesso ne sono convinto- come tu mi pare suggerisci, che la realtà è talmente disgustosa tanto da consigliare una fuga , ebbene - dicevo- quale miglior modo di modificarla di quello che ad essa si rivolta partendo proprio dalle fondamenta ?
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postato da bluedeep, il
La fuga non mi pare contenga di per sé alcuna virtù, nonostante vi siano svariati modi di fuggire- non necessariamente fisicamente- che possono apparire virtuosi ed -addirittura- essere ritenuti meritevoli di rispetto ed ammirazione.
Per un padre che ama la filosofia e la verità questo , dunque, non può essere un vero consiglio - immagino fosse solo una provocazione- a meno che la propria filosofia non sia quella di non averne alcuna - anche questo impossibile-.
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postato da Golina, il
Si potrebbe porre la domanda al contrario?.
(E' davvero un buon figlio quello che conosce suo padre).
Non credo che sia la conoscenza di un figlio,che faccia un buon padre.
Ho viceversa.