Commenti a Se sapessi chi sono di Giuseppe Freda


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Se non speri, non troverai l'insperabile. Questo dice il testo greco.
Non dice di sperare nell'insperabile: sarebbe una contraddizione in termini. E oltretutto da fessi. : )))
Te l'ho detto: spesso le traduzioni "a senso" danno luogo a un non senso.
C'è troppa approssimazione. Povero Eraclito e poveri noi.
    Trovare l'insperabile sperando (e basta) è un esempio di serendipità. Speri lo sperabile, e trovi l'insperabile. Tutto qui, semplicemente. La storia della scienza è piena zeppa di questi casi.
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Questa di essere amato dal baffone, proprio non me l'aspettavo... : ))))
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Buonanotte, Giulio
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La frase, in greco, suona così (uso le lettere del nostro alfabeto): ean mè èlpetai, anelpiston ouk exeuresei, avexxereuneton eon cai aporon. Se non speri, non troverai l'insperabile, eccetera. La traduzione che citi è a senso e approssimata. Pseudo cultura moderna, un po' come tante "frasi del giorno" su questo sito.   : ))))
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Quanto al tuo commento 9, Giulio, attenzione: parli di insperato, mentre Eraclito parla di insperabile, cioè "ciò che è follia sperar ".
Mi risponderai: ma se qualcuno spera l'insperabile, vuol dire che non è insperabile.
Ma... Eraclito dice di sperare, e basta. Non di sperare l'insperabile. Mica era fesso.
Poi, sulla via della speranza, se ti va bene...  : )))
Illuminando la frase sotto altra angolazione, si potrebbe meditare sulla circostanza che tutto ciò che esiste nella nostra mente e nel nostro cuore potrebbe esistere per ciò stesso nella realtà: e che dunque i nostri sogni potrebbero essere estremamente creativi.
Che sia questo, il Creatore?? Il pensiero ? La fantasia ?

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