Commenti a "Bisognerebbe contare fino a mille, mettere in..." di Silvana Stremiz

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Caro Mach*eroba, eccomi qua: sono un altro di quegli spi*riti che per metà del tempo insegnano, per l'altra metà frai*nten*dono, e per la terza metà rom*po*no le sc*at*ole... : )))
Orbene, io vorrei dire che mi sono ro*tt*o finora la testa a leggere questa interminabile dia*triba, ma in tutta sincerità non ci ho capito un Kai*s*er. Il che mi conduce a concludere che il caldo, di questi tempi, gioca bru*tti scherzi al colto e all'inclita.
   Tuttavia, proprio per la connotazione di natura... altruistica connessa all'impiego che sono solito fare della terza metà del mio tempo, anche considerata la valenza logo*rroica  della problematica in corso di trattazione, mi sento in dovere ( e anche in diritto, a questo punto) di esprimere la mia opinione.
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Il ragazzo e il pozzo non erano due cose diverse.
Saluti Bea pappagallo.
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La Stavo mettendo alla prova. Mi ha incurisito il suo commento. Sa, sto facendo uno studio su: "la bassezza degli acculturati poveri".  E' una ricerca. Quando si gratta nel sottosuolo non si galleggia più. Capisco, lei mi sa che per metà del tempo insegna, per l'altra fraintende. Comprendo il suo spirito... che ha un odore che non mi è mai piaciuto.  Si riguardi:).
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Ma che roba è?
troppo profondo per toccare il fondo
ma allora galleggia!

Quando si gratta nel sottosuolo non si galleggia più.
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Bea le racconto una storia. Una volta c'era un ragazzo che risalì dal pozzo ancora confuso, si guardò attorno e vide che i pagliacci del mercato erano ancora tutti lì, con i loro bimbi che giocano!, e avevano tutti gli occhi, uno a simbolo di pace e l'altro di coltello. Alcuni di loro erano intelligenti e facevano dei bei discorsi, ma avevano sempre un occhio a simbolo di pace e l'altro di coltello. Dopo un pò si avvicina uno di loro e con aria di superiorità dice al ragazzo del pozzo: " ragazzo!, sono anni che te ne stai tutto solo in quel pozzo nero, ogni tanto risali e poi riscendi, ma non hai paura di schiantarti giù in quel pozzo senza fondo?! !".. e sorrise.
Il ragazzo lo guardò, poi si avvicinò al pozzo, ma prima di scendere per l'ultima volta in quel pozzo gli rispose: "non posso toccare il fondo, sono troppo profondo".

Eh già, non poteva toccare il fondo... era troppo profondo.

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