Commenti a "La morte di una persona, dovrebbe essere come..." di Micael Guerriero


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Vincenzo, bellissimo il tuo pensiero,
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Miriam, se dovrei deccidere per me, vorrie scegliere la morte, invece essere legata ad un lettino, incapace, indifesa, ...ma per la vita degli altri , NO!,
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Giuseppe, bellissimo commento, "il buio eterno"  è molto generico, lo dico per "comodità" poi cosa sarà dopo la morte, nessuno filosofo, pensatore, essere umano può dire, solo indovinare, per me la morte è la fine d'ogni cosa, integrarsi nell'Universo come "polvere di stelle" :-)
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Klara, vorrei dirti una cosa. Ammesso che la m0rte sia buio eterno, e non luce eterna, come altri sostengono, noi questo buio non lo vedremo mai. Una volta finita la vita, piombiamo nell'inesistenza: non vedremo nè buio, nè teschi, nè fosse, nulla di tutto ciò. Quindi il buio eterno è una prospettiva, una paura; ma la verità, come diceva Epicuro, è che quando ci siamo noi non c'è la m0rte, e quando c'è lei non ci siamo noi. Ammesso, ripeto, che sia davvero buio eterno. Se poi non lo fosse, le cose potrebbero addirittura rivelarsi infinitamente migliori... !!  : )))
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Miriam, mi sono trovato pochi giorni fa a dover prendere questa decisione per il mio cagnolino.  Quando il veterinario mi ha detto: "Non ci sono speranze, per loro per fortuna si può fare", ci ho sofferto molto, ci soffro ancora molto... ma ho preferito soffrire io anziché vedere soffrire lui. Non c'è da obiettare che fosse "solo" un cane. Vedi, io ho grande rispetto per gli animali "superiori", li ritengo miei simili... anzi, ti dirò, in tante situazioni il mio cane era molto migliore di me...
Ciascuno, a mio avviso, in queste circostanze deve poter decidere liberamente. Imporre l'una o l'altra scelta è in*civile.
Per quanto riguarda gli esseri umani miei cari, ciò che ho potuto fare, rispettando una loro precisa volontà, è stato dialogare con i medici, capire, ed evitare "terapie" inutili. La situazione sfugge di mano quando si varca la soglia degli ospedali. Prima, si può ancora avere il dono di m0rire nel proprio letto, di m0rte naturale. Ho avuto la fortuna che si trattava di persone intorno ai 90 anni, per le quali accanirsi sarebbe stato solo uno stra*zio e nulla di più.
Personalmente, ho avuto un s0spetto infarto (poi rivelatosi in effetti tale, e molto grave) 3 anni fa. Ero solo, ho valutato in brevi attimi la situazione, e ho corso il rischio- ospedale. L'ho preso in tempo, è andata bene. Ma sono sempre stato cosciente di come sarebbe potuta andare diversamente.

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