Commenti a "Non č possibile che crei poesia chi non č..." di Platone


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postato da , il
A proposito di Caino...

Una voce in tv poco fa ha definito
la giustizia come  "legge applicata per vendetta"
e se quella del popolo č di Dio
io la fischio dal loggione come stecca
perchč 'de sto tenore non si puņ contrabbandare
per parola del signore. Punto.
Tu tu tu... tun tun
Miro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro
tieni giu le mani da Caino
sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo
predichi giustizia e poi razzoli nel crimine
arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile...
ną ną ną ..ną ną ną lą lą lą....
:)))...
20
postato da , il
Se scrivo Rosso...
e un'altro legge Nero...
non la chiamo finzione...
a mio parere č...non saper leggere...
19
postato da , il
per non parlare delle dicerie...del sentito dire....delle presunte veritą...supposte....che spesso restano solo supposte....e dovrebbero essere prese come supposte....Totņ insegna...
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postato da , il
bč..vincenzo devo dire..che si creano situazioni..che sono finte...nel senso...che nella realtą...non sarebbero travisate...io posso scrivero..nero..e uno legge bianco....non č forse finzione?...vallo a spiegare che io avevo scritto bianco....
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postato da , il
Onde evitare i soliti fischi per fiaschi, preciso che il "cattivo" non č il buon Vincenzo, ma... Caino.
- Caino, dov'č tuo fratello Abele?
- E che ne so io? Sono forse il custode di mio fratello?
(Che bello: posso finalmente imitare Flavia, ed essere un tantino sibillino anch'io!! :))

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