Commenti a "Ciò che ai miei occhi è giusti ai tuoi può..." di Kyra Li Hartmann


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Ma guarda... da quando sei divenuto appassionato lettore di poesie?
E poi, se mi attaccano sul sito ed in pubblico, perché dovrei vedermela in privato? Proprio io, che le verità le grido sui tetti?
Mio caro Vincenzo, se tu fossi concludente quanto lo sono io, avresti già tratto molte conclusioni da cui sei estremamente lontano...
Se viceversa sei amico di qualche spirito sotterraneo a fporma di punto interrogativo (escluso Sbruffoncello, che è persona molto valida e leale), e per questo motivo manifesti questa sorta di agitazione meramente dimostrativa, raggiungilo sotterra col nome di celentano, e fatevi uno scopone scientifico.
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Una piccola osservazione in aggiunta: questo sito è pieno di conclamati poeti, di scrittori di meditati aforismi, di sensibilità e di lacrime, di gente che "fa" solo per amore e anche senza amore, e poi non sapete dire a un giovane ciò che è giusto e ciò che è sbagliato??
Ma... dove vogliamo andare a finire??
Signorina Hartmann, segua sempre le regole della sua coscienza: innanzitutto non faccia del male ad alcuno; poi tenti di mettere in pratica quelle splendide parole del Manzoni:
Sentir e meditar: di poco
Esser contento: da la meta mai
Non torcer gli occhi: conservar la mano
Pura e la mente: de le umane cose
Tanto sperimentar, quanto ti basti
Per non curarle: non ti far mai servo:
Non far tregua coi vili: il santo Vero
Mai non tradir: né proferir mai verbo,
Che plauda al vizio, o la virtù derida.

Se poi vuol proprio saperlo alla perfezione, cosa sia giusto e cosa non lo sia, legga il Vangelo: è un libricino infinitesimale, che si può riassumere tutto in poche parole di Gesù Cristo: ama il prossimo tuo come te stesso.
Questa è la pietra di paragone utile a definire cosa sia giusto fare e cosa non lo sia.
La pietra su cui prima o poi si sfracellerà questa molle società di basso impero.
Con ciò il "predicatore" ha concluso.
E ha concluso anche il "pifferaio", finora purtroppo quasi privo di seguito (nè di topi, nè di altri), ma in compenso inseguito da inquieti "amici" (spiriti sotterranei del sito) e da scandalizzate, invelenite, ma in definitiva quasi comprensibili signore.
Isaia sia con voi-.
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Poi mi chiedi: “Porti avanti una causa che non è la tua, chi ti ha chiesto di farlo?” La causa è la mia, Giosc, mia personale: è la causa della trasparenza degli atti pu*nitivi, che siano essi sentenze, provvedimenti disciplinari o anche sanzioni irrogate dal circolo delle bocce . Volevo sì conoscere i fatti; ma ne volevo una conoscenza trasparente ed ufficiale, non a mezzo di chiacchiere, messaggi privati e pette*golezzi. I petteg*olezzi possono essere infatti diffamatori, ma se basati su notizie pubblicamente motivate, non lo sono più.
E’ qui il punto, nello stesso interesse del sito e tuo. Un atto lato sensu disciplinare DEVE avere una motivazione espressa (relativa al fatto compiuto: non alle persone lese).  In altri termini: quando è stato allontanato quel signore, bisognava a mio avviso fare una bella news in bacheca, recante una notizia del seguente tenore: “si avverte che Tizio è stato allontanato dal sito per avervi tenuto e continuarvi a tenere, malgrado ripetuti richiami, questo e quest’altro comportamento. Si avverte altresì che ogni cancellazione dal sito comporta di per sé, per motivi strettamente tecnici, anche la cancellazione dei messaggi personali provenienti o indirizzati al soggetto non più presente sul sito.” Stop. Senza menzione delle persone offese, che non hanno ovviamente rilevanza ai fini della valutazione dei comportamenti della gente. A questo punto tu avresti potuto rispondermi: Giuseppe, il provvedimento è sulla news numero X, e finiva lì. In assenza, col mio chiedere la motivazione, e finalmente ottenerla, ho compiuto –ripeto - nei confronti tuoi e del sito stesso un atto estremamente utile. E invece ti rivolti contro di me !!! Ma ti rendi conto ???
    Io poi, secondo te, cercherei di “far passare” questa persona “per colui che deve tornare per aver subìto un'ingiustizia”…  : )) Ma quando mai ho parlato di ingiustizia ???( Ma lo sai che il fatto che TU ne parli potrebbe addirittura apparire sospetto, perché appari faziosa, cioè appartenente ad una fazione, e non semplicemente interessata alla giustizia ?:) Al massimo ho detto che la riconciliazione e il perdono sono la via migliore da seguire, semmai ho tentato di metter pace…    
    E’ proprio vero che alla fine chi tenta di metter pace ha la peggio !!! Ci manca solo che ora si faccia vivo lui (il cavallerizzo) a contestarmi chissà che cosa… : ))))
    Con cordiale ma sincera, educatissima e sorridente antipatia, estensibile all’intera cerchia dei tuoi abituali frequentatori.  : )))
    PS: se qualcuno di voi è credente, anziché pensare a giudicare il sottoscritto, e a quale possa essere la maniera di fargli saltare i nervi , si rilegga le parole del buon profeta Isaia.
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Nel post di Scheggia52, c’era un tuo commento in cui, a proposito di quel tal Daniele C a v a l e r a, rispondevi a Lucia Gaianigo:  “Non sei un pò ingenua? Rispetti troppo gli altri? Bisogna capire quali altri!” (commento 19).  Su questo post, al mio primo commento, ho semplicemente chiesto DI CHE COSA SI FOSSE RESO COLPEVOLE IL C A V A L ERA.  Facendo poi notare, in diversi commenti successivi, che, in assenza di un provvedimento motivato, questa tua affermazione poteva suonare come diffamatoria. Di fronte a questa semplice domanda (“amici, che ha fatto, stò C a v a le r a?”), tra l’altro DEL TUTTO LEGITTIMA, fermati un attimo a riflettere cosa possano significare i tuoi commenti “(…)tu e qualche altro ai miei occhi non fate una bella figura (…) tu dovresti portare pace, calma ed invece sei lì a soffermarti su fatti e persone senza conoscerle e senza sapere i fatti. “.
     Giosc: erano appunto I FATTI quelli che volevo conoscere, proprio perché non li sapevo. L’ho detto chiaro. Le persone le avete tirate in mezzo voi…
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Il commento che segue, bloccato dal censore automatico, è ormai a pagina 8. Tento dunque di forzare il blocco dividendolo in più parti.

Sgomberato, Giosc, il campo dal profeta Isaia, relativamente al tuo commento 48 tengo a dire quanto segue.
      Io sono intervenuto in questa frase parlando STRETTAMENTE del contenuto della medesima. Non mi sono soffermato né su fatti né su persone. Vedo che esiste viceversa da parte tua una pronunciata attitudine al giudizio sulle persone, giacché ne emetti nei miei confronti…
     Eh sì… mi accusi di tante cose… : ))
    Però, vedi… io non sono un ragazzino di primo pelo. Nei miei confronti, cioè, certe parole non suscitano reazioni inconsulte. No, anzi: di certe amare parole io ne faccio collezione.
    E poi, sfondi una porta aperta, perché lo so di NON essere un buono; sono un cattivo, figurati che per circa 20 anni ho fatto, per mestiere, “quello che fa le inchieste disciplinari e le denunzie alla Procura della Repubblica”. Più cattivo di così…   : (
    Ti ricordo che (a mio avviso giustamente) lo staff ha rivolto preghiera di evitare, nei commenti, la trattazione di casi personali. Presumo che la raccomandazione valga anche per te…
    Ma posto che evidentemente per te non ritieni che valga, dacché la salti a pié pari, e assodato per certo che non posso ricevere appunti senza che mi sia consentito difendermene (giacché valuti negativamente il mio operato), è necessario che io tenti per un’ultima volta di farti capire come stanno le cose.

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