Commenti a "Un buon metro di giudizio, ma non infallibile..." di Paul Mehis


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Ma riesce ad esprimere un concetto che venga dal lei, senza ricorrere alla biblioteca di Torino ?.
Con tutto il rispetto (nessuno), ma credo che lei e suo nonno davanti a un genio scrittore come Joyce, possono solo mettersi in ginocchio, e chiedere il permesso di andare a fare una p*is*cia*ti*na letteraria.

Si abbassi di livello.  Lo specchio la attende.

Buone cose.
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E in ultimo, la mia disamicizia non è dovuta sindacalmente a facebook, in quanto è raro che io possa provare fiducia nelle parole di un uomo, se non sono riuscito a provare soprattutto fiducia anche dei suoi silenzi. Per questo ritengo e mi sento, un conosciente (mutevole) di molti,ma amico davvero di nessuno.
potrai ascoltare anche tutte le parole del mondo..anche le più elevate, ma il 99 per cento delle volte, il silenzio ne prouncierà la loro delusione.
E con questo non mi riferisco a nessuno in particolare, ma al Mondo intero !.

Un ultimo saluto.
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..Perfettamente in sintonia con il tuo commento 27
Saluti.
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Il mio commento, era per quelli che trovano facebook un mezzo utile per rivedere persone che non incontravi più..per me è assolutamente inutile.... e il perchè ho provato a spiegarlo poco fa. L'utilità invece del fatto che puoi rimanere in contatto con i tuoi "amici", anch'esso secondo me è inutile... vedere continuamente "amici" che rivedi sempre sinceramente provo un senso di sconforto :)))...... non lo so.. ma è come se non c'è più nessun mistero. tutto è lì, al chiaro di una luce virtuale... e le piazze, si svuotano, la semplicità viene continuamente annullata.. e per me la tecnologia resta il porgresso dell'uomo, ( se progresso si può chiamare), ma non della vita.
Ci sarà un motivo se non rivedi più persone che hai perso?   credo che questo motivo vada aldilà di te. Anzi, se si rifanno vivi... chiamate i carabinieri ! come disse una volta qualcuno:))
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Il commento era per Caltaldo che sicuramente avrà dimenticato che:

"Noi camminiamo attraverso noi stessi, incontrando ladroni, spettri, giganti, giovani, vecchi, mogli, vedone, fratelli adulterini, ma sempre incontrando noi stessi".

( J. Joyce )

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