Commenti a "Misura ciò che è misurabile e rendi misurabile..." di Galileo Galilei
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postato da margherita1, il
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postato da margherita1, il
Pino carissimo, più che tanta carne al fuoco hai messo su un quarto di bue.
Al mio intelletto essendo estremamente limitato richiede tempo per elaborare la mia difesa.
A presto !
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postato da Giuseppe Freda, il
Se non vedi il commento sul tuo computer (privo del link "elimina" in basso a sinistra: in questo caso è intervenuto il censore automatico), puoi tranquillamente iniziare il macello virtuale, perché il commento è sparito e neanche Freud sarebbe mai in grado di farlo ricomparire.
Ne approfitto per completare la mia risposta con due osservazioni.
1) Scrivi: "L'intuizione iniziale di Freud (non del tutta sua al 100x100) fu geniale, la catarsi fu studiata già dai filosofi Greci
ed ancora oggi sia che venga applicata con metodo scientifico o con individuale spontaneità porta grande benefici. " Orbene, se i filosofi greci (segnatamente Aristotele) parlavano di benefici tratti dal pubblico nel partecipare emotivamente agli spettacoli teatrali immedesimandosi in essi, segno è che il fenomeno era stato osservato. Da sempre, il mondo è pieno di fenomeni osservati, ed utilizzati per arrecare beneficio all'uomo. Le nostre bisnonne, come saprai, raccoglievano le ragnatele negli androni dei palazzi e le applicavano sulle ferite, essendo stato notato che questa pratica eliminava le infezioni e velocizzava la cicatrizzazione. Solo nel secolo scorso, però, la scienza ci ha chiarito il motivo di questo fenomeno: nelle ragnatele c'è penicillina. Alla stessa maniera, l'ipnosi è un fenomeno conosciuto da sempre. Cosa però avvenga nel corso dell'ipnosi, non lo sappiamo ancora; e la catarsi freudiana, come quella di Aristotele, è solo una teoria. Io non nego dunque il fenomeno, ma nego con tutte le mie forze le fantasiose costruzioni "sistematiche" che pretendono di spiegare fenomeni certi con incerti assunti assiomatici, voli di fantasia e filosofie laterali. Tutti - presumo - hanno veduto gli effetti strabilianti dell'ipnosi, non solo quanto alla guarigione dell'isteria. Ma l'io, il super io e l'es, e anche l'inconscio, non li ha mai visti nessuno. Che si continui dunque ad applicare la ragnatela; ma senza presumere di aver capito ciò che ANCORA NON SI E' COMPRESO.
2) Scrivi poi: "se si crede anche a ciò che non si vede come si può dubitare di ciò che viene studiato e verificato ? ". Vorrei invitarti a riflettere su questa tua domanda. Innanzitutto, non è detto che SEMPRE ciò che non vedono i molti non lo vedano alcuni. Non siamo tutti uguali: c'è gente che ha la vista a 15/10, gente che è miope, presbite o astigmatica, e gente che è cieca. Alla stessa maniera, possono esservi persone che percepiscono realtà che la gente comune neanche sospetta. Niente, del resto, di eccezionale, se si pensa che basta essere pipistrelli per volare di notte, cani per fiutare un tartufo sotto terra, e ghepardi per superare i 100 km. orari. Non sottovalutiamo l'uomo: NON SIAMO TUTTI UGUALI. -
In secondo luogo, anche relativamente al credere in ciò che non si vede molti asseriscono di aver tratto benefici e guarigioni che sono a tutti visibili. Anche questo è un fenomeno degno di essere osservato e studiato, a Lourdes, a Medijugorie, in India e dovunque: la fede può guarire. Ma molti preferiscono trascurarlo, per andarsi a cercare il loro Deus ex machina in Tibet (Yoga e mantra a go go), in centro america (Don Juan e sciamani vari), o nella pesicoanalisi di Freud & co. - De gustibus; ma è fede anche quella, non si parli di scienza. TUTTI i fatti in questione sono fatti EMPIRICI, di cui tuttora non si è scoperta la natura e la causa. RAGNATELE (dignitosissime) IN AZIONE. : )))
La mia personale opinione è che l'essere umano, e il mondo in genere, siano qualcosa di infinitamente più complesso e potente di ciò che i nostri sensi riescano a cogliere. Qualcosa di fronte alla quale appaiono ris*ibili le costruzioni esplicative di Freud, degli Yogi tibetani, degli sciamani e delle stesse religioni codificate (allorché si avventurano sul terreno della scienza: cosa resa manifesta dagli innumerevoli errori scientifici ritenuti certi dalla chiesa cattolica per via di presunte infallibilità scritturali. E non è a dire che la cosa sia finita con Giordano Bruno e Galilei, ché oggi è la volta di Darwin e del darwinismo).
Conclusione e moralità: alla stessa maniera in cui si può credere nella parola di Gesù Cristo facendosi una risata della favola secondo la quale Giosuè fermò il sole, o del mito di Adamo ed Eva, si può applicare una ragnatela su una ferita senza credere che i ragni siano magici, o ipnotizzare una fanciulla isterica e guarirla dalle sue mattane senza credere che la bizantina costruzione di Freud corrisponda alla realtà dell'essere umano.
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postato da margherita1, il
Ho iniziato a scrivere all'alba per rispondere a Pino ed ho finito ora. Il commento non compare, se ciò fosse definitivo faccio un
macello virtuale, perchè non è possibile che ciò avvenga dal due al tre !
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postato da Giuseppe Freda, il
Per Margherita.
Gli esseri umani hanno bisogno di tante cose, ma una di esse è fondamentale ai fini dell'equilibrio fisico e psichico: l'ASCOLTO, da parte di altri e da parte di se stessi.
Nella ricerca di questo ascolto, che come ho detto è anche auto-ascolto, la maggior parte, anzi la massima parte della gente aderisce a religioni rivelate, filosofie esoteriche, arti marziali, pratiche (e filosofie) yoga, gruppi di varia estrazione ideologica o pratica, e via dicendo. Ciascuna di queste campane ha i suoi toni intonati e i suoi toni... stonati. Questi ultimi, di solito, attengono al fenomeno che io chiamo della "costruzione totale della realtà". Sono insomma come circuiti stampati: lo prendi tutto intero, e ti colleghi.
La realtà dell'universo e della vita umana, invece, è come un puzzle, fatto di milioni di pezzi diversi, con i quali ciascuno di noi tenta di costruire il suo "sistema". E SBAGLIA. SBAGLIA SEMPRE. Perché l'idea del "sistema" completo, e la necessità di costruirlo, è un derivato del nostro desiderio di attribuire alle cose un senso, un ordine, un posto, là dove viceversa sensi, ordini e posti non ve ne sono; o meglio ve ne saranno sicuramente, ma sono di individuazione davvero difficile, se non impossibile.
Le organizzazioni coerenti ed organiche del mondo, tutte diverse tra loro, che queste religioni, pratiche e filosofie ci offrono non sono, dunque, veritiere e reali. Non possono esserlo: esse sono frutto della nostra incapacità di accettare LA REALTA', che, come dicevo, è un puzzle fatto di milioni di tessere, dalle quali non emerge una figura precisa.
Orbene, io non nego che Freud possa aver detto anche qualcosa di vero,oltre che di interessante; la sua costruzione, però, della realtà umana mi risulta sinceramente, secondo ciò che prima dicevo, come una sorta di camicia di forza entro la quale mi sono sempre trovato estremamente a disagio. Non fa per me. : ))
Quanto poi a parlare di scienza, andiamoci piano. La corrente elettrica funziona e la luce si accende; e si accende anche per chi nulla conosce di elettricità. Anche per chi ritenga che nel filo della luce,anziché gli elettroni, ci corrano i puffi. Morale: io non dubito che Freud abbia potuto accendere o spegnere la luce; ma i puffi di cui parla (e per tali intendo questi esseri umani ridotti a ri+sibile "sistema" di pulsioni e di livelli di coscienza) sono tutt'altra cosa.
La realtà non può non essere infinitamente più complessa e meravigliosa.