Qualcosa di bello
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Un giorno, quando frequentavo le scuole elementari, la maestra chiese a noi alunni, di scrivere qualcosa che ritenessimo fosse molto bello per ciascuno di noi. Il titolo era: "una cosa bella che mi è accaduta" Ed io, senza meditare affatto, perché non ve n'era bisogno, scrissi del giorno precedente, in cui ero andato al fiume col mio amico d., dove avevamo fatto il bagno nella forte corrente gelata, ricchissima di piccole trote lucenti, e di come avessimo riso al solletico che ci provocavano sulle caviglie. Poi raccontai di come ci eravamo asciugati distesi sopra il ramo di un'alta quercia, e di come il suolo ci sembrasse lontano da lassù, tutto tappezzato dei colori vivi della Primavera. Infine scrissi di come ci fossimo sentiti eroici nel ridiscendere dall'albero, ciondolando dal ramo prima di farci cadere a terra, col cuore palpitante degli uomini coraggiosi. Letto il mio lavoro, la maestra scrisse con una grossa matita rossa che il tema poteva essere più curato, e che c'erano alcuni gravi errori grammaticali. Mia madre, letto il commento dell'insegnante, prima di firmarne la "presa visione", mi diede un poderoso schiaffo, dicendomi che non ci si bagna la pancia dopo pranzo, che si può anche morire! ... [segue »]
Composto sabato 23 aprile 2011
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