Commenti a "Non mi piace Nietzsche perché ama la..." di Bertrand Russell
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postato da AS, il
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postato da Giuseppe Freda, il
Quanto a Daline, la situazione è diversa. Lui si ritiene un Maestro. Il suo profilo è un deposito di massime brevi e taglienti, talvolta condivisibili, tal'altra perplesse, per non dire campate in aria. Inoltre, il suo discutere è pieno di indicazioni di ciò che gli altri non capiscono, anziché di delucidazioni su ciò che asserisce e capisce lui. Ciò rende il dialogo snervante, perché infinito ed improduttivo.
Daline è in perfetto equilibrio. Non ha bisogno di me. Non potrei dargli nulla.
Vedi, quando tu parli (non quando insulti !! :) mi fai pensare: metti in moto un meccanismo mentale, anzi un meccanismo interiore. Quando invece parlano taluni altri, tento di sforzarmi di capire, ma non riesco ad altro che a perdermi nei meandri di labirinti mentali troppo nebbiosi ed approssimativi per non farmi sentire il bisogno impellente di cambiare aria ed uscirne.
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postato da margherita1, il
Ora Pino verrai accusato di fare il Buon Samaritano o lo psicologo da strapazzo e se hai colto nel segno la reazione sarà più violenta con insulti e parolacce. Lui non vuole andarsene , non vuole smettere altrimenti lo avrebbe già fatto. Conosce i suoi limiti e ne ha paura, ha paura del confronto. Ma certo ce ne sarà anche per me, ma non importa ormai ci siamo assuefatti anche agli insulti. Bella domenica eh???
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postato da margherita1, il
Vedi ragazzo tu hai un problema e ciò parti bene e arrivi male.
Ci sta che tutti noi possiamo aver contestato le tue idee ma appunto rileggiti i commenti e vai a vedere da chi è partita il primo torpiloquio: DA TE, questo sta a significare che con te il dialogo non è possibile.Ci stiamo arrampicando sugli specchi per trovare una giustificazione a tutto questo , ma sinceramente ora mi sembri più testardo che mai. Se trovi queste righe insopportabili nessuno ti vieta di abbandonare la compagnia.Se non lo fai un motivo ci sarà ti pare? E poi piantala di girare e rigirare la frittata a tuo piacimento io non faccio la morale a nessuno perchè non ho nulla da insegnare solo a differenza di te non mi piace provocare nè insultare.
Quindi visto che hai deciso di ritirarti dal sito ti saluto augurandoti ogni bene. Ciao.
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postato da Giuseppe Freda, il
Beh, io non solo ho riletto, ma ho anche pensato a lungo.
E sai cosa ho visto nel tuo comportamento? Un atteggiamento di tipo reattivo, tipico di chi è sofferente per aver subito un trauma.
C'è una ferita aperta. Che ti induce per un verso a cercare un rapporto d'amicizia, una guida, per l'altro a diffidare, ad esaminare l'atteggiamento dell'altro per scoprirvi chissà quali nascoste dietrologie psicologiche. Non riesci ad impostare un rapporto alla pari. Inizi (sbagliando) come discepolo, poi questo noviziato (che tu stesso imposti come tale) ti sta stretto, e assumi (sbagliando ancora) l'atteggiamento reattivo dell'in*sulto e della ribellione, vedendo cose che non esistono.
Tu sai bene di avermi accusato e continuato ad accusare di cose false. Nessuno meglio di te può saperlo. In tante circostanze, sai anche di aver proiettato su di me problemi che in realtà sono probabilmente tuoi, o che hai paura che divengano tuoi. Eppure, lo hai fatto, non solo con me, ma assumendo atteggiamenti da maramaldo anche con altri, che sono di loro stessa natura ancor più pacifici di me. Perché lo hai fatto? Non saprei con precisione. Ma c'è in te una rabbia contro il mondo intero, che però alla fin fine è rabbia contro te stesso. Non riesco a capire perché.
Potrebbe dipendere dal fatto che, essendo un ragazzo molto sensibile, senti l'inadeguatezza di te stesso al mondo e del mondo a te; o potrebbe dipendere da traumi antecedenti che non conosco; o addirittura da una forma psicotica che talora può produrre questi effetti.
Anche ora, in questo tuo ultimo intervento, io colgo, più che la volontà di esaminare serenamente l'accaduto, individuando le mie "colpe", un chiarire le tue ragioni, che è insieme un desiderio di discolpa e una richiesta di aiuto, e che comunque non si concilia con l'immagine del "disturbatore" di cui ti piace rivestirti.
Mi dai la sensazione di un qualcosa che non riesce a trovare il suo giusto equilibrio. Come un pezzo di pane che o rimane crudo, o cuoce troppo e diventa una pietra.
Io non sono uno psicologo, e quindi non posso nè fare diagnosi nè dare consigli.
Tuttavia, sento per parte mia il dovere e anche il piacere di dirti che, malgrado i tuoi continui in*sulti, se riterrai ora o in futuro di parlare con me in maniera appena appena urbana io non ti fuggirò, anzi farò tutto ciò che mi è possibile per farti sentire l'amicizia INCONDIZIONATA e il calore umano di cui sento che hai bisogno.
Lascia perdere i giudizi su di me, che a priori per mia stessa ammissione sono la persona peggiore del mondo, o nella migliore della ipotesi, e questo sicuramente, la persona peggiore che potessi divenire malgrado le tante attitudini che avevo; e PENSA A TE. Pensa ad esaminarti, e ad uscire da questo stato di cose. Per quanto mi riguarda, io rimango qui, a tua disposizione. se per qualche piccola cosa posso esserti utile. Solo, per favore, non infierire oltre, perché in questi mesi mi hai davvero limato i nervi. Ma se vuoi parlare seriamente, e anche sopra tutto se hai bisogno di un amico, io ci sono e ci sarò sempre. Anche se mi am*mazzi, poi... mi passa. : ))