Commenti a "Mi auguro che sia possibile non riporre più il..." di Giulio Pintus
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postato da Giulio Pintus, il
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postato da Gianluca Cristadoro, il
Tutto chiarissimo...
Mi auguro che non sfugga ad alcuno che la parola aforisma (forma meno corretta di aforismo, ma forse più usata perché suona meglio), sia sostantivo di genere maschile ed origine greca.
Alzi la mano chi, anche solo per un istante, abbia mai ipotizzato la forma plurale "aforisme"!
Quanto alle quartine (che in effetti vengono meglio dopo un quartino o una notte insonne)...
"Una quartina è in poesia una strofa composta da quattro versi. È la più comune forma metrica della poesia europea; le rime classiche sono del tipo AABB, ABAB, ABBA, ABCB. In un significato più ampio, il termine si riferisce ad una poesia di soli quattro versi oppure ad una singola parte di un componimento formato da più quartine." (Fonte Wikipedia, ma la scelta e' ampia, al contrario della definizione che è sempre la stessa).
Qui però per non commettere errori bastava chiudere per un attimo la porta alla fantasia ed operare un semplice Cut & Paste del componimento originario.
Invece no, mani sapienti hanno pensato bene di accorpare e rimuovere i solchi dell'aratro che riporta la penna ad inizio riga (o rigo, mmmm... questo sa di leguleio), annichilendo così il versus e affogando le timide rime.
Transeat.
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postato da Giuseppe Freda, il
La colpa è della lingua italiana. E' troppo complicata.
Il quartino può essere una misura di capacità, una moneta, un piccolo appartamento, il formato di un foglio o di un libro, addirittura una bottiglia di vino...
La quartina poi, che è il femminile del quartino, ha significati ancor più esotici e complicati, come avviene per tutte le cose al femminile: significati, oltre che poetici, anche cartacei, musicali, ludici, filatelici...
Le cose si complicano poi ancora di più se si pensa che ben può esistere un aforisma in quartine; anche se di solito certi aforismi vengono meglio dopo i quartini (di vino). Il che sembra anche logico, perché la parola aforisma è maschile e non femminile, e dunque l'aggettivo ordinale è quartino, al maschile, e non quartina, al femminile.
L'errore è quindi del tutto comprensibile: è un attimo scambiare una quartina per un quartino, e riconnetterlo a un aforismo (nella sua corretta accezione al maschile, solo da pochi centrata su questo sito). Spero tuttavia di essere riuscito, con questa breve spiegazione, a fornire un utile contributo al definitivo chiarimento delle idee. :: /
Ad maiora atque ulteriora (...sapìss...). : )))
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postato da Gianluca Cristadoro, il
X Giuseppe: accogliamo ossequiosi il tuo desistere Super Partes. Ergo, pax atque bonum etiam tibi.
Quanto alle mie frasi ho dovuto richiedere allo Staff di ricondurle al formato originario in quanto, trattandosi di quartine in rima, erano invece state proposte in forma di aforismi.
Cose che capitano... anche ai togati.
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postato da Daline98, il
Non sono preoccupato e non temo il giudizio della Corte, sono innocente :) P.S. a me non interessa vincere, forse diranno tutti la stessa cosa :) mi piace dare un'emozione in quello che scrivo nella stessa maniera in cui la vivo io,mentre la scrivo