Commenti a "Mi indigno perché il senso della vita è..." di Flavia Ricucci
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da Giuseppe Freda, il
E appunto per il fegato proponevo, al commento 11, l'unica possibile panacea.
Se infatti si rode il fegato solo chi comprende, e più comprende più se lo rode ( perché è chi capisce, colui che patisce), ebbene la vera ed unica salvezza possibile non è a livello sociale e generale, ma a livello individuale: il moderno nirvana occidentale (già in avanzata fase di diffuso apprendimento), e cioè l'imitazione PROFESSIONALE di ogni serena fissità beota , che possa condurre ad esprimere su ogni cosa, sia in positivo quanto a filibustieri, prelati e zoc*cole, sia in negativo quanto a tartassati, diffamati e poveri cristi, pieno, incondizionato e rincoglionito consenso con l'opinione comune.
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postato da Violina Sirola, il
E' questione di fegato, Signori miei. Di itterizia. Ecco perché fra quindici anni - secondo l'oracolo Lion - il bel paese "giardino d'Europa" diverrà una lontana provincia gialla. Ma ci nascondiamo dietro un dito e ignoriamo che ci sono accordi di sfruttamento tra Italia e Cina? L'olocausto dei 7 cinesi a Prato non ha fatto indignare gli italiani.Forse I cinesi non sono operi come gli italiani.
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postato da Daline98, il
certo Gianluca tutto è uniformemente distribuito, testa,braccia,gambe,cuore,cervello, etc. è l'uso di tutto ciò che è mal distribuito... da qui una generazione che sappia usare nella maniera giusta tutto... dato che fino ad oggi così non è stato :)