Commenti a "Anche l'anima ha bisogno di una favola!" di Susan Randall
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postato da Giuseppe Freda, il
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postato da Giuseppe Freda, il
L'ipotesi di una corrispondenza biunivoca tra anima e favola mi era sinceramente sfuggita... tuttavia la ritengo molto remota, perché posto che la favola sia A e l'anima B, se A ha bisogno di B, non è detto che anche B abbia bisogno di A; anche se senza dubbio la cosa sarebbe molto confortante, soprattutto in certi rapporti umani dal sapore di favola, facili ad infiammarsi ma poi ancor più a raggelarsi ed estinguersi.
Il significato che dai alla parola anima (anima = universo: così mi pare di aver inteso) è invece molto interessante, e lo condivido in pieno. Ritengo infatti che l'universo, pur apparendo costituito di materia ed energia, abbia sostanza assolutamente ed esclusivamente spirituale, di cui la materia altro non sia che una nostra distorsione percettiva.
Mi sembra tuttavia quasi impossibile aver trovato qualcuno che concordi con questa mia bislacca convinzione, del tutto indimostrabile, ed anzi direi addirittura esclusa dall'attuale stato delle nostre "conoscenze". E' quindi probabile che anche qui vi sia un qualche fraintendimento verbale.
Vorrei da ultimo precisare che non gioco mai con le parole; devo viceversa spesso constatare che spesso sono le parole a giocare con i concetti, rendendoli nebulosi e travisandone il senso, con conseguente impossibilità di una loro nitida, univoca e precisa enunciazione e comunicazione.
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postato da Susan, il
Giuseppe se non erro hai usato esattamente queste parole ...la favola ha bisogno dell'anima,
non l'anima di una favola il senso cambia ...giochiamo a parole? mah forse parliamo una lingua diversa ? non credo .il senso che ne ho dato io varia a chi lo legge ed a cosa ne percepisce . l'anima ha molti significati ? forse si forse hai ragione ..ma io ne do uno solo che racchiude tutto di anima UNIVERSO!
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postato da Giuseppe Freda, il
Nell'ambito comunque delle "favole" non letterarie, è mia opinione che una "realtà" identica per tutti non esista, se non come convenzione; e che, in "realtà", ciascuno viva nel suo mondo per come lo vede e per come se lo è costruito: ciascuno con la propria "favola" riguardo a se stesso e a ciò che lo circonda. E così, vi è chi tende a tutto catalogare, a tutto ordinare, a tutto ritenere di poter "capire" ; e chi invece ritiene di non avere i mezzi per poter "capire", e tende, anziché ad ordinare elementi tra loro incommensurabili e contraddittori, a mescolare di continuo gli elementi in suo possesso, a "disordinarli", nella speranza che dal disordine, come quando si fa pulizia nei cassetti, salti fuori qualcosa di dimenticato, di importante, che possa valere a chiarire le cose.
Infine, vi sono altri, secondo me la maggior parte, che generano di continuo ordine e disordine, talora nelle idee, talora nella vita propria e semmai anche altrui.
Questo guazzabuglio fa sì, tra l'altro, che a ciascuno risultino pressoché incomprensibili le "favole" altrui. E che, soprattutto, ciascuno ritenga "favole" quelle altrui, e non le proprie.
Un caro saluto crepuscolare. : )
www.youtube.com/watch?v=BuIo8dtYyDM
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postato da Giuseppe Freda, il
Mio caro Sergio, già la parola "anima", come sai, ha moltissimi significati, la massima parte dei quali generici e librati sulle ali della speranza; se poi intendiamo per favole anche quelle che semmai si vivono e non si scrivono, mi chiedi in pratica di concordare sulla soluzione di un'equazione ad incognite pressoché infinite...