Commenti a "Datemi un uomo normale ed io lo guarirò." di Carl Gustav Jung


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postato da , il
Flavia...!

In confidenza...
Ti è piaciuta...?

Ciao
13
postato da , il
Dario,
una curiosità:
la regina consigliò il Re di bere alla fontana matta per troppa saggezza oppure
per non perdere il Trono?
12
postato da , il
TINA
il Re d'Italia non la  conosceva
la tua storiella.

Ancora oggi i governanti (credo tutti)
non la conoscono.
11
postato da , il
Tina, la tua storiella è semplicemente meravigliosa. Grazie di cuore.
10
postato da , il
Avete voglia di mettervi comodi e...
leggere una bella storiella...?

Allora...mettetevi comodi e...
"BUONA LETTURA"

Dopo di chè...non venitemi a dire che...
non fa attinenza con...capito...?

~~~
Un re fermò il suo cavallo mentre stava attraversando il vivaio di un povero giardiniere. Si mise a osservare il giardiniere: si era fermato proprio per questo. Avrebbe voluto fermarsi già molte volte. Il vivaio del povero giardiniere era proprio sulla strada che il re amava percorrere per tornare al suo palazzo. E quel giorno il re non riuscì a contenere la sua curiosità. L’uomo sembrava così vecchio… aveva certamente più di cento anni. Forse addirittura centoventi o forse di più. Sembrava così vecchio, eppure lavorava tutto il giorno piantando piccole piantine nel vivaio.

Piantine di alberi che ci mettono almeno cent’anni a crescere. E vivono almeno quattromila anni. Dopo cento anni sono ancora dei bambini. Possono vivere per quattromila anni e solo dopo cento anni cominciano la fioritura, non prima. E solo dopo mille anni cominciano a dare frutti.

Il re era confuso: l’uomo sembrava avere almeno cento anni. “È matto o cosa? Non può pensare di vedere i fiori di quegli alberi, senza parlare poi dei frutti. Eppure lavora duramente, sotto il sole tutto il giorno; è una cosa incomprensibile”.
Il re si fermò, si avvicinò al vecchio e gli disse: “Tutti i giorni ti vedo lavorare senza sosta. Avrei una domanda… l’ho rimandata per molto tempo, perché non volevo interferire. Perdonami, ma vorrei chiederti una cosa. Pensi che potrai vedere i fiori di queste piantine?”.
Il vecchio, ridendo, disse: “No, non potrò vedere la fioritura di queste piante. Ma vedi quegli enormi alberi millenari dietro la mia capanna? Sono alberi dello stesso tipo. E mi stanno dando frutti e mi stanno dando fiori”. Il re rispose: “Sì, li vedo, ma ancora non capisco. Perché continui a piantarne?”.

L’uomo gli spiegò: “Se i miei genitori o i miei antenati avessero pensato che non ne avrebbero mai visto i fiori, per non parlare dei frutti, quegli alberi non ci sarebbero mai stati. Non sto pensando a me. Sto pensando ai miei antenati e ai miei discendenti. Gli devo qualcosa. Se i miei antenati sono stati così pazienti da essere felici all’idea che, un giorno, qualche bambino che non avrebbero mai conosciuto avrebbe goduto dei fiori e dei frutti di quei bellissimi alberi… Pensi che io sia un essere umano peggiore dei miei antenati?”.

Il re scrisse poi nella sua biografia: “Il vecchio giardiniere mi ha scioccato per la sua pazienza, per il suo amore senza confini e per la sua compassione e fiducia”.

Qualcuno, un giorno, vedrà i fiori. E per quanto riguarda la tua crescita interiore, sarai tu che ne vedrai i fiori e non qualcun altro.
Non puoi essere un po’ più paziente – solo un po’ di più?

Questa è la pazienza necessaria. Se vai di fretta, potrai cogliere solo dei fiori di stagione. Vanno e vengono. Più profonda sarà la tua pazienza, più grande sarà la tua crescita. Non c’è alcun bisogno di essere frustrato o triste. Nessun meditatore, se è realmente onesto e sincero nella sua ricerca, può fallire. Il successo è assolutamente sicuro e garantito. Ma devi ricordarti che questo non è un percorso per semplici curiosi, per chi vuole solamente raccogliere informazioni e nozioni. È la via di chi è pronto a passare attraverso la trasformazione, a lasciar cadere la propria personalità, i propri meccanismi di difesa, di chi è pronto ad aprire il proprio cuore e a ricevere la luce che sta sorgendo all’orizzonte. È semplicemente una questione di ricettività, di sensibilità, di sincerità e di onestà nella ricerca.

Il tuo successo è sicuro.

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