La morte della speranza
Il cielo non lasciava trasparire
La follia dell'uomo rosso
La piazza risplendeva di
Di un bianco candido colorato di pace
Una colomba cantava pace
Bambini scivolavano sulle ali dell'innocenza
All'improvviso botti e danze di luci
Andrei corri, subito a casa
Papa lasciaci godere dei fuochi artificiali
Andrei non sono fuochi è la guerra
Papa, cos'è la guerra, un gioco?
No! Corri vieni immediatamente a casa
In fondo alla strada macchine d'acciaio
Avanzavano girando le teste a comando
Fumando come camini senza rispetto
calpestando le impronte delle libertà
palazzi spazzati dalla scopa di belve ferite
in balia di idee frantumate dall'incuria dell'uomo
paesi vissuti con la leggerezza di un aquilone
la verità che non trova il consenso
facce consumata da lacrime di donne e bambini
parole, parole, parole, solo parole
una bandiera al servizio dello spettacolo
che sventola sul confine, tra la vita e la morte
giovani depredati dei loro sogni
per difendere il potere di un pazzo
seduto sul trono, ricoperto con la pelle
di gente innocente e normale
parlano la stessa lingua
partorite con amore dalle stesse madri
suoni senza armonia, rivisitate al significato per paura
in un frullatore scaduto nel tempo
comperato alla fiera dell'est
parole e gesti rifiutati dal galateo
uomini difendono la morte
con cerbottane colorate di pace
fuochi d'artificio dello stesso colore
minatori che scavano piombo
case senza numero civico
in balia di un vento gelido
strade confuse che hanno perso il passaggio
facce inespresse
bagnate da quella pioggia inquinata
che non rispetta la pace
un salva capo di latta
un abito tre misure dalla verità
scarpe consumate per sfuggire alla sorte
una bandiera al servizio dello spettacolo
che sventola sul confine, tra la vita e la morte
giovani depredati dei loro sogni
per difendere il potere
di un pazzo seduto sul trono
ricoperto di pelle, di gente normale
tutto mescolato in un frullatore scaduto
comperato alla fiera dell'est
parole e gesti rifiutati dal galateo
clown lanciano con cerbottane
fuochi d'artificio dello stesso colore
giacche sdrucite dal fango
minatori che scavano piombo
un bambino vecchio
dentro una camicia da corazziere
suona scatole di caviale vuote
la speranza in equilibrio sul filo
lancia lamenti come lupi feriti
la notte chiude il sipario
nascondendo una verità
invisibile come fantasmi alieni
ieri e domani non tengono la conta
la vita è oggi
l'alcol e il fumo
non nascondono albe e tramonti
sono solo un progetto
per dimenticare qualche ora
quando il canto del gallo risveglierà la notte
la follia riaprirà l'infinito luna park
i clown ricominceranno
a soffiare le loro cerbottane
le foglie a grappoli
cadranno a dispetto delle stagioni.
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