E poi al calar del sole, quando tutto si faceva buio, iniziava il suo peggior incubo; avrebbe passato la sera da sola immersa tra i suoi pensieri, per passare poi alla notte, come al solito sarebbe stata una notte lunga e tormentata; si tormentata, perché lei non riusciva a non pensarlo, era sempre lì tra i suoi pensieri, era il suo chiodo fisso che la tormentava di giorno e la perseguitava la notte. Lui che era stato il suo tutto, il suo mondo, il suo universo, non le serviva una presenza qualsiasi, a lei serviva lui e nessuno poteva sostituirlo.
Composto domenica 18 settembre 2016
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