Scritto da: Antonio Carmelo Graziano Caricati
Piove sono triste e guardo fuori il vento soffia, dove vuole e ne sento la voce, ma non so da dove viene e dove va. Mi soffermo a guardare e vedo gli alberi inerti alla merce della pioggia e di quel vento che soffia forte e impetuoso, rami e foglie spazzano via in un sol momento. Sento un brivido di freddo salire sulla mia schiena vorrei andare a sedermi accanto al camino ma quel temporale e quel fischio insistente mi tiene incollato accanto alla finestra vorrei poter uscire un attimo solo ma quel freddo insistente sulla mia schiena mi trattengono e continuo persistentemente a guardare fuori e il vento soffia forte sempre più forte mi pare di udire una voce portata dal vento che mi chiama in primis penso che sia stata la mia fantasia a farmi un brutto scherzo e continuo a guardare ma quella voce si fa sempre più forte e penso chi potrebbe chiamarmi e cercarmi con questo temporale mi do una scrollatina eee svegliati non è che stai dormendo mi stropiccio gli occhi e come d'incanto vedo una figura di donna che a passo lento e tutta fradicia della pioggia e con i capelli al vento si avvicina sempre di più non ci penso su due volte prendo un mantello e corro fuori per soccorrerla la chiamo ee chi sei ma lei in quel preciso istante scompare non la vedo più mi sento un freddo gelido su tutto il corpo e rientro di corsa in casa non lo nego con un po' di spavento e mi pervade una grande tristezza mi ristropiccio gli occhi dicendomi con voce fioca dagli spaventi sei svegli o stai sognando non è che stato un miraggio ma ciò accade più delle volte nel deserto dove il sole picchia e l'acqua scarseggia. Nel frattempo continuo incessantemente a udire una voce fioca che mi chiama più passa il tempo e più nitida e forte la odo. Mi porto di nuovo accanto alla finestra e rivedo la stessa donna tutta inzuppata e con i lunghi capelli che facevano da bandiera per il vento forte che tirava mi accingo a uscire di nuovo dopo essermi armato di un mantello ma un senso di paura mi pervade e mi trattiene pensando di imbattermi in qualcuno fuori del normale che potesse arrecarmi ansia e paura mi soffermo un po' e penso sono o non sono io ebbene se sono me devo andare e rendermi conto chi è lì sotto quella bufera tremenda accendo la luce sul portico, apro la porta e una graziosa ragazza mi viene incontro mi guarda e mi dice ce ne hai messo di tempo per venirmi ad aprire io la guardo con stupore e le dico guarda che io sono venuto a prenderti con un mantello ma tu sei sparita e non ti ho più vista mi hai messo un po' di paura sai non è da me uscire a quest'ora con questo tempaccio per andare incontro a qualcuno che non conosco e non aspetto. Lei mi sorrise e mi disse sai volevo essere certo che saresti ritornato a prendermi e mi ero nascosta. Io stupido la guardai e la invitai a entrare. Lei entrò e mi disse non m'inviti a sedermi guarda tremo dal freddo e vorrei potermi riscaldare e asciugare sono tutta intirizzita ma felice. Io la guardai e pensai boo costei è felice di bagnarsi sotto una pioggia incessante e con un vento impetuoso e gelido ma poi ricredendomi pensai certamente ha avuto dei problemi con l'auto. Lei guardandomi mentre si stava asciugando mi disse ti vedo pensieroso e perplesso forse non sono il tuo tipo ed io impacciato guardandola fissa negli occhi le chiesi posso sapere chi sei e cosa ti ha portato da queste parti e lei sorridendomi si avvicinò e baciandomi mi disse sono la donna dei tuoi sogni rimasi sbigottito la donna dei miei sogni e lei ripetente sì la donna dei tuoi sogni e ti prego non svegliamoci da questo dolce è immenso sogno, anche se la vita è fatta da tanti sogni noi, siamo qui ci siamo ritrovati e non lasciamoci più amiamoci e tienimi accanto sono felice di stare con te come lo sei anche tu, su dami la mano e guidami nel giardino dell'amore.
Composto martedì 8 febbraio 2022