Scritto da: Antonio Cuomo
Papà i miei occhi continuano a cercarti invano. Non sarai più nel mio guardare, ma dentro di me vive eterna la tenerezza dei tuoi sorrisi. Come un fruscio di vento la tua essenza accarezza ancora la mia vita. Vivo come un'edera aggrappata ad ogni tuo ricordo. Sono un fiore di loto che sboccia ad ogni pensiero che mi riporta in mente il tuo viso, strappando al cuore ombre di tristezza. Nelle mie vene è scritta la poesia dei tuoi versi più belli. Stupenda saggezza che abbracciava ogni mia paura, come la rugiada del mattino dissetavi i miei tanti "perché" che da piccina non mi stancavo mai di domandare. Sono qui, nella bufera dell'anima i ciottoli del tempo plasmati con le tue amorevoli attenzioni per farmi felice. È qui, racchiuso in uno scrigno, la storia infinita di una malinconia. La tua figura sofferente scrive un rigo di pianto sul mio viso affranto dal dolore. Padre hai accompagnato sussurrando i miei giorni: grande come la vastità del mare. Vorrei gridare al tempo di invertire i suoi momenti per ritornare a quegli attimi che ci vedevano ancora insieme, perché ho ancora tante cose da chiederti. Da quando non ci sei ho perduto la parola si è spento il dialogo che nutriva di speranza, il fluire di questa mia esistenza che forse continuerà senza di te, ma credimi, la mia vita non sarà più la stessa.
Composto lunedì 14 giugno 2021

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