Scritto da: Laura Lapietra
in Diario (Pensieri)
In quei piccoli cenni quotidiani della natura il suo infinito eco muta i suoi colori in gesti d'amore per noi, deliziando lo stupore che
ci cinge.
Composto mercoledì 14 dicembre 2022
In quei piccoli cenni quotidiani della natura il suo infinito eco muta i suoi colori in gesti d'amore per noi, deliziando lo stupore che
ci cinge.
Nella costanza si libra un obbiettivo da raggiungere a passo di tenacia,
che incentiva la volontà d'implementarlo.
Leggiamo storie adorne di ogni genere di fantasia colme di sentimenti in cui ci lasciamo cullare dalle commozioni, ma poca è la voglia di leggicchiare le pagine della nostra vita.
Parole increspate tra di noi
in ingestibili emozioni altalenanti in campana, pronte per romperla e spiccare in volo verso livori che tinteggiano una fine.
Un seme d'amore in petto
ignora il gelido tempo,
a germogliare,
un fiore nuovo
s'appresta.
Amo dell'inverno il bianco.
Il bianco candido della neve,
amo i suoi fiocchi leggeri
che decorano delicatamente
tutto ciò che toccano.
È poesia che m'incanta l'anima,
è fatta di silenzio e di sogni.
Amo la neve perché mi
trasporta in una favola.
Quanta delicatezza!
Guardarsi negli occhi e dirsi:
sono queste le mie paure, la mia vita,
guardami, non mi nascondo!
A te mi mostro che sai vedere,
capire ed ascoltare.
A te che mai volterai le spalle
davanti a questa meravigliosa "nudità".
Nel silenzio della notte, prende corpo il rumore che dimora nella mente.
La tristezza, a volte, si traveste con eleganza.
E anche questo Natale se n'è andato, lasciandomi in dono tante "conferme".