Scritto da: Luce Argentea
in Diario (Pensieri)
Il silenzio è lo spegnimento di una luce ferita, rimasta attiva solo per rabbia e che di colpo si è scoperta orfana.
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Il silenzio è lo spegnimento di una luce ferita, rimasta attiva solo per rabbia e che di colpo si è scoperta orfana.
Dobbiamo alzarci alla mattina sicuri di aver combattuto a favore di un affetto meritato.
Restare laddove c'è scambio di fluidi emotivi, pulsioni bollenti e poi verificare che crescano piante, stare sotto di esse affinché lascino frutti dolci.
Nascere perfetti non è in nostra grazia.
Semmai ci fosse una piccola possibilità di divenirlo, va dapprima messo in conto la doverosa traversata della valle più inclinata: quella del calvario.
La coscienza è delicata e va riprogrammata dopo ogni singola guerriglia: dopo un amore finito,
un litigio scontroso, negazioni immeritate, i silenzi maturati nei campi della solitudine, i baci sognati e quelli mai arrivati, i progetti scartati e quelli esplosi invano.
Dopo tutte le dediche date in dono a chi non sapeva nemmeno leggerle.
Gli umani riconoscono fortune quando ne agognano il loro ritorno.
Rammentano amori solo se in attesa di un loro manifestarsi.
Non ha paura l'amore, quando è vero anche se ti lascia andare, non si perde mai.
Fatti bella per te, amati e non trascurarti mai e poi mai per nessuno. Ricorda: sei una donna.
L'assenza diventa lontananza solo quando si lasciano andare i ricordi.
Spezzare le ali alla speranza non fermerà il suo andare, imparerà a camminare.
Anche il buio più intenso,
si arrende alla luce semplice di una minuta candela.