Popoli senza libertà
lottano per la propria dignità,
storia ripetuta, rivissuta,
nascosta tra le pagine
della loro vita,
scritta dalle lacrime
delle donne,
delle madri piangenti,
scritta dalle lacrime
dei mariti, dei figli disperati,
consapevoli che forse
mai più faranno ritorno.
Diretti verso l'inferno,
quell'inferno sulla terra
che solo l'uomo può generare,
difficile da spegnere,
finché la brama di potere
brucerà in certi cuori,
In certe menti.
Madri care e mogli
dagli occhi consumati,
dal dolore lacerate,
bimbi attoniti, strappati
dalle amorevoli braccia,
scaraventati in un mondo
malvagio non ancora
da voi conosciuto,
quanta sofferenza ancora?
Quanta morte dovrà apparire
ai vostri occhi sbarrati?
Quanta ancora?
Che il vostro grido
di dolore possa giungere
al cuore di chi tutto ciò ha voluto,
che possa la pioggia di lacrime,
far nascere su quella "pietra",
il fiore della speranza, della pace.
Composto giovedì 10 marzo 2022
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