È pazzesco come certe emozioni siano inesauribili. Prendi, per esempio, l'alternarsi - apparentemente banale - delle stagioni. La luce che diventa calda, l'aria che inizia a profumare, la natura che si risveglia e si riempie di milioni di sfumature di colore. Quanto è ovvio e semplice tutto ciò? Beh... tantissimo in teoria. Eppure, ogni volta che accade - per dirla tutta... ogni anno - io provo una specie di stupore infantile.
E così altrettanto scontata è la danza del giorno e della notte, che si alternano e si cedono il passo l'un l'altro con cadenza, con eleganza e maestria, come ballerini provetti. E la magia, poi, delle giornate che si allungano... che il cielo mi sembra un dipinto ad acquerelli con i colori sbavati, che colano oltre i margini del pomeriggio per lasciare qualche bagliore di luce nei primi passi della sera.
Probabilmente è proprio in queste cose che risulta evidente il mistero della vita.
Nel fatto che tutti questi dettagli, semplici e ovvi, si ripetono dai tempi dei tempi. Fanno parte della nostra vita fin dal primo istante in cui abbiamo aperto gli occhi, eppure non smettono mai di sorprenderci. Cresciamo e piano piano - purtroppo - smettiamo di lasciarci emozionare da tante cose... eppure di fronte a questi piccoli spettacoli torniamo bambini emozionati.
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