A volte ripenso a tutte le delusioni, alle storie finite o mai cominciate, alle persone che mi hanno fatto del male e mi rendo conto che al di là della rabbia, della tristezza e della sofferenza provate, serbo ancora i ricordi più belli; come una dolce carezza che mi riscalda nei giorni più freddi. A riprova che nulla è sprecato, nulla è perduto. Ogni cosa è servita ad uno scopo. Anche soltanto per farci capire di più noi stessi, quello che non ci piace, ciò che proprio non vogliamo e quello che invece ci fa stare bene ed è più vicino al nostro modo di essere. Ecco, è così che voglio vivere. Conservando solo le memorie più belle; lasciando andare quelle dolorose, quelle brutte, che come una zavorra appesantiscono il mio cammino e mi impediscono di andare avanti. Oggi rimango solo con uno zainetto. Un piccolissimo zainetto... sì, ma stracolmo di grandi ricordi.
Mettete sempre la prima quando partite. Che sia una semplice amicizia o un amore appena sbocciato. Non esagerate, dosatele quelle parole. Che poi certe persone, non le dimenticano più.
Voglio ritornare alla mia apatica routine. Quando non sognavo nulla. Quando non avevo pensieri in testa, se non arrivare alla fine della giornata. È preferibile a questo coltello che mi squarcia il petto. Tutto è preferibile a questo silenzio insopportabile. A questa attesa interminabile. Voglio ritornare ai miei giorni tutti uguali. Quando nulla mi attendeva. Nessun messaggio, nessuna carezza, nessuna parola dolce o appassionata. Voglio tornare indietro. Quando ancora non conoscevo il sapore dei tuoi baci, il calore delle tue mani. E quanto può far male, non averli più.
La recita è sempre la stessa, il copione sempre quello. Cambia l'attore, talvolta lo scenario, ma tutto si svolge sempre, nello stesso identico modo. Non se ne accorge lo spettatore solitario, vuol tanto credere che sia diverso ne ha così un disperato bisogno... che ogni volta ritorna ad assistere entusiasta al medesimo spettacolo. Ride, si commuove, si sente vivo. E non sa ancora, il vuoto che proverà quando sarà finito, una volta spente le luci. Quando arriverà la triste consapevolezza e calerà il sipario sull'ennesima finzione.
Ricordo da bambina il fascino di certi pozzi. Come nelle fiabe immaginavo magie, misteri, tesori e vaste profondità. Soltanto più tardi ho capito, dal rimbombo della moneta caduta sul fondo, che alcuni pozzi sono completamente vuoti. Non avverano i desideri, rubano i sogni.
Che differente idea abbiamo sul concetto di coppia... io che mi privo di tutto per non farti mancare nulla. Tu che non ti privi di nulla e mi fai mancare tutto.
Ho una mania. Sono maniaca delle parole. Mi piace dar loro importanza, tanta, forse troppa. Conservo ancora tutte le lettere ricevute. Conservo le parole di ogni singola persona che ho incrociato sul mio cammino. Dai tempi in cui ero bambina e con le amichette ci scambiavamo letterine e segreti... e talvolta torno a rileggerle. Ho necessità di ricordare, di avere la certezza che siano esistite. Leggo e rivivo le sensazioni passate. E mi commuovo, come se fossero attuali. Tante persone le ho perse per strada. Ma non del tutto. Possiedo ancora le loro parole.