Ieri, oggi e domani
Ogni settimana conta due giorni per i quali non dovremmo farci preoccupare, due giorni in cui non bisognerebbe conoscere né paura, né apprensione.
Il primo giorno è ieri, che porta il fardello delle sue preoccupazioni, dei suoi errori, delle sue colpe, dei suoi errori, delle sue sofferenze e dei suoi dispiaceri. Ieri ci è sfuggito per sempre. Tutto l'oro del mondo non potrebbe farlo rinascere. Non possiamo disfare gli atti compiuti, le parole pronunciate. Ieri è un giorno passato.
L'altro giorno che è opportuno mettere al riparo dalle preoccupazioni, è domani, pieno di grandi promesse, di scarsi risultati, di disgrazie possibili e di fardelli. Domani sfugge alla nostra presa. Il sole sorgerà inesorabilmente nello splendore o dietro un velo di nuvole. Fino alla sua alba, non possiamo puntare su nulla, visto che domani non ha visto il giorno.
Non ci resta che oggi. Tutti possiamo consegnare battaglia per una piccola giornata. Non cedere e non solo se il peso di ieri e di domani - questi due terribili eternità - si aggiungono alle preoccupazioni di oggi.
Non sono le esperienze di oggi che ci disperano, è l'amarezza del rimorso della vigilia e il timore di domani.
A ogni giorno basta la sua pena.
Composto martedì 10 dicembre 2019
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