L'animo umano racconta intrighi e bassezze fino a quando chi tiene il branco al cappio lo consente. Mi viene da pensare che in verità la cattiveria e ogni comportamento nefasto, per il quieto vivere sono proprietà legittima della specie umana. Per ovviare ai nostri crimini è stata restituita la morale. Essa imprigiona i buoni per renderli pasto dei carnefici. Ritengo più logico un mondo bestiale fatto di guerre e di cattiverie e di invidie gratuite piuttosto che un mondo di persone distinte. È furbo uccidere ed essere fautori dei crimini, offendere la vita per un soldo che poi restituiamo ai superstiti delle nostre spoglie.
Di noi giustamente ad una certa ora nulla rimane fuorché l'innominata polvere secca e asciutta per legittima giustizia. Suppongo, l'incognita della morte un momento grande di debolezza amorosa di un Dio misericordioso. Nel nulla si confonde la bassezza umana. Scema ogni aggressività e restituisce la poesia che un prato distinto raccoglie. Quanta morte in un prato fiorito! Eppure parla di vita nel silenzio di ciò che si perde nell'ombra delle nostre risate e dei nostri canti tra gli uccelli che cinguettano felici dopo un lauto pasto a base di lombrichi. Sono utili eppure non riescono a liberarsi del ciclo continuo di sopraffazione di ogni individuo. Davanti all'ipocrisia, ai falsi perbenisti, mi chiedo cosa è veramente l'umanità che vivo e quanto significa per queste persone tradire il seno del proprio essere che invece è divino.
L'amore diventa un bene inaffidabile, irraggiungibile nella condizione dell'essere malvagi. Ci perdiamo davanti ai pregiudizi ma pretendiamo di fare parte di un convivio tra amici.
La carità è un punto di incontro tra menti intelligenti che scoprono un altro tipo di mondo fatto di quell'amore creato non da noi ma che cerchiamo invano senza riconoscerlo presente. Lo lasciamo sfuggire a volte per pigrizia, per vanità per interessi materiali e soprattutto per limiti mentali.
L'uomo un animale aggressivo e petulante che ama la rabbia e nell'affanno cerca qualcosa di sincero. Ho visto molta tenerezza in uno sguardo pieno di sofferenza. Ci ho trovato gli occhi di un padre che restituisce un segreto di libertà. L'uomo che soffre riconosce il bene e lo cerca e lo chiede. Si confonde nel cuore di Dio pensando di trovarci un riparo. L'unico vero amore.
L'uomo manca spesso di sofferenza per questo crede nei crimini.
Composto venerdì 27 aprile 2018
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