Post di Gerardo Migliaccio

Valuto proposte, nato mercoledì 18 febbraio 1959 a Napoli (Italia)
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Scritto da: Gerardo Migliaccio
Fino a quando i profitti avranno un obiettivo astratto, senza nessun legame cognitivo e sinergico, tra creato e costruito, tra habitat naturale e habitat artificiale, non ci sarà pace della coscienza dell'individuo, quindi umana.
Ogni forma di business, quindi di investimento, sarà soggetto a ricadute, con cadenza periodica, un ciclo di vita dei prodotti e servizi, denominato anche ciclo di vita del bisogno superfluo.
Il marketing una scienza moderna, nata con la produzione intensiva di beni e sevizi, culminerà la sua attività nel giorno in cui ogni bisogno dell'uomo, sarà corrisposto, secondo gli equilibri dettati dal creato di Madre natura.
Gerardo Migliaccio
Composto mercoledì 14 marzo 2018
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    Scritto da: Gerardo Migliaccio
    Ho imparato che ho perso tante volte, e continuo a perdere ancora tuttora, ho imparato anche ad accettarla la sconfitta, ho ammesso e chiesto perdono per gli errori che ho commesso, ed ho imparato ad amare Dio, ad accettarlo nel mio cuore, ed in me stesso, ma soprattutto, ho imparato a chiedergli aiuto, gli ho chiesto aiuto tantissime volte, di darmi una mano a "guarire" le mie pene e le mie paure; ho imparato a stendere la mia mano, senza ipocrisia alcuna, stendendola umilmente, l'ho fatto anche con gli estranei, sperando in un aiuto, ed ho imparato ad apprezzare chi mi ha voluto aiutare con i fatti, ma anche solo a parole, ed accettare senza rivalsa alcuna, anche chi mi ha negato la mano; ho imparato che l'indifferenza dei potenti, sarà giudicata dal Creatore, quella degli stolti, dalla verità; ho imparato a chiudere la porta, ed i rapporti umani, con gli ipocriti, i malvagi ed i falsi, ma anche con i finti buoni, e senza recriminare nulla, ho imparato che nulla mi è dovuto, nulla è certo, nulla dura per sempre, che ad essere umile, ha più valore dell'essere spavaldo, ad accettare i miei limiti, le mie debolezze, ripudiare la presunzione stupida, a riflettere prima di dire e di agire, e... e, non sono ancora convinto di nulla, non ho ancora capito nulla, ne dimostrato nulla, ne a me stesso ne agli altri, di non essere degno di, e di non sentirmi ancora un uomo.

    Ho chiesto a tanti cos'è che mi manca, ricevendo spesso delle risposte diametralmente opposte, o peggio, spesso senza alcuna risposta, imparando che il nessuno intorno a me è normale, lui... nemmeno lui, Dio non mi ha indicato la via, nemmeno Dio mi risponde, io lo vorrei sapere, lo lo vorrei sapere, sapere se, la mia passione, la mia testardaggine che ho per il mio lavoro sia giusta, se è giusta la mia vision della vita e del business, se i miei pensieri, le mie idee... sono giusti, ed anche i miei concetti.

    Cos'è che è errato ed astratto, dove sto sbagliando? Non capisco dove andare cosa posso fare.

    Forse devo smettere di sperare, forse sto in debito, mi sorge il dubbio, che ho già ricevuto molto, molto di più di quanto mi spettasse, ho ricevuto molto di più di ciò che ho dato, e durante la mia vita.
    Il saldo tra il bene ed il male, pende ancora in negativo, forse sto ancora in debito. Lo accetterò! Lo accetterò? Lo accetterò.
    Gerardo Migliaccio
    Composto domenica 4 marzo 2018
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