Perché al giorno segue sempre la notte?
Perché il buio deve spezzare col tutto il suo silenzio quei rumori che ti tengono compagnia?
Perché i pensieri si rifugiano nella solitudine di una notte priva di pace?
Perché imparare a convivere con una vita che il respiro te lo strappa senza alcun a pietà?
Vivere l'assenza di quel sorriso che attendevo sull'uscio di una porta,
il suono di quel sorriso che donava calore ad un piatto freddo.
Quel sorriso in grado di riscrive le pagine di un tempo inclemente,
un tempo capace solo di scivolare via da uno sguardo.
Sguardi rubati, baci cercati... carezze custodite.
Mi chiedo di chi fosse quel sorriso.
Non il tuo né il mio... ma l'uno che attingeva dall'altro.
Composto sabato 23 febbraio 2019
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