Sulla tua schiena riversi il peso greve che la vita ci ha affidato, o amor di vita mia; nelle eterne notti insonni, dove l'oscurità è complice mia, osservo il tuo profilo stanco su di un viso che, giace, ma non riposa. Non bastano le ore che il tempo tuo ti accorda per ritemprar le membra, esauste ed infiacchite dal gravame della vita. Spiragli di luce mi concede la notte, al provenir delle persiane chiuse e osservo, zitta, per non infastidir; grata sono a te, che del mio essere sei il tutt'uno, corpo e anima dell'anima mia! Sostienimi ancor, o amore mio caro, resisti alla sorte ostile e avversa, che io ti sto vicina e conosco i tuoi pensieri e, come da promessa, al sacro vincolo affidata, io ti seguirò e ti sosterrò. Lo farò ancor quando, scoraggiata e disillusa, mi rivolgerò a te con voce forte e impetuosa. Abbracciami amor mio che voglio dirtelo, con anima assennata, che sei tu quel cuore limpido a cui affidarmi certa, e che voglio, sempre, accanto al corpo mio ritrovar! Al mio amore.
Composto giovedì 14 gennaio 2016

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