Sono sempre alla ricerca di una felicità che non arriva mai, ogni volta che mi ci avvicino, non riesco ad afferrarla... pensavo fosse suo il problema, fosse lei a sfuggirmi, invece no. Sono io che non mi accontento e quando sono vicino al mio obiettivo mi rendo conto di volere di più. Sono un'incontentabile ai limiti della compulsione. Non voglio quello che tutti vogliono. Io esigo quello voglio. Questo esigere richiede grandi sacrifici, ma per me esigere significa non morire soffocata, ma vivere libera.
Sono affondata più volte, ma mentre mi succedeva, nonostante fossi trascinata dalla corrente, ho sempre avuto la forza di piantare qualche punto fisso qua e là, per darmi la possibilità di aggrapparmici e per poter poi risalire, da sola senza l'aiuto di nessuno.
Mi metto in disparte a sorseggiare. Il dolce amaro dei ricordi, i sogni zuccherati, l'acidità della realtà, quello fruttato dell'amore, il disgusto dell'incertezza, il salato della follia. È così che mi gusto gli attimi di vita.
A volte non riesco a fidarmi nemmeno di me stessa, ma quando riesco a farlo e oso andare dove la mia mente vuole, senza oppormi, mi rendo conto di far felice anche il cuore. Li sento viaggiare mano nella mano sereni. Questione di rare emozioni.
E in quel viaggio siamo partiti in due sono il tuo capitano e io ti porterò ovunque non temo né burrasche, né tempeste. Il mio cuore è forte e resistente, aggrappati a lui. Non devi temere, ho un'anima di ferro, che ha imparato a galleggiare nonostante il peso. So non arrendermi e riesco sempre trovare quel barlume di luce anche nel buio più profondo. Lo faccio per te, perché tu viaggi con me, in me.