Che dire ogni anno di questo 8 marzo? Alcuni passi avanti sono stati fatti, altri invece sembrano vadano all'indietro... ormai si commemora solo più per inerzia e solo per sentirci almeno un giorno al centro del mondo.. i femminicidi sono sempre in aumento esponenziale. La vita delle donne sembra valere talmente poco se alla prima che fai ti arriva una coltellata e magari pure inaspettata perché te l'affonda proprio uno di cui ti fidavi... e quindi, in questo 8 marzo, io intanto parlo a te uomo di merda... a te che ti senti forte con le tue mani sudicie sulla pelle di una donna o di una ragazzina o peggio ancora di una bambina... a te che hai occhi impastati di sangue e di marcio... di perverso, di bestia immonda in giacca e cravatta. La definizione di uomo per te è sbagliata. Sei forte sì ma solo a perfezionare i colpi delle botte, a scegliere gli insulti migliori, quelli che fanno più male nel profondo. Per i sogni distrutti, le preghiere e le lacrime della Donna, della Bambina che hai tanto umiliato mentre credi di portarle via l'anima con la forza. Devi ricordartele bene, tutte queste cose, mentre anche il cielo ti rifiuta e ti rispedisce a terra, perché uno come te gli sporcherebbe le stelle.
E poi parlo a te, Uomo con la u maiuscola. Tu che non hai bisogno di portare mimose perché fai già molto mentre ci rispetti... tu che ancora sei capace di gentilezze senza secondi fini come cedere un posto a sedere. A te bisogna dire grazie... grazie di non lasciare i tuoi occhi sui nostri sederi, tutte le volte che passiamo con sei buste della spesa per ogni mano e sculettiamo solo per lo sforzo di arrivare prima a casa ad occuparci di mille cose.
Grazie per non aver letto sesso-sesso-sesso nel nostro rossetto rosso o in quel vestitino leggero e appena trasparente, che magari abbiamo comprato solo perché erano in offerta. Grazie di aiutarci nel ruolo di madre e nelle faccende di casa. Son cose da femmine dicono, ma tu non sei egoista e magari per ridere ti metti anche un grembiule.
Ed infine grazie per la dolcezza del tuo cuore, per saperci amare semplicemente, per la sicurezza di un rapporto che non è gabbia.
Sai, siamo donne... Siamo forti e fragili e sbagliamo anche noi. Possiamo mancarti di rispetto anche noi... Possiamo quindi farti tanto male anche noi. Ma, se vuoi, tu di più... molto di più...
Sappi però che è proprio in quel momento che perdi la maiuscola.
Composto martedì 8 marzo 2016
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