Scritto da: Rocco Fierro
La vita è una sfida, niente è impossibile, solo noi possiamo porre dei limiti.
Composto sabato 24 settembre 2022
La vita è una sfida, niente è impossibile, solo noi possiamo porre dei limiti.
Una splendida giornata può anche essere se è nuvoloso e ventoso, molto dipende dalla compagnia in cui ti trovi.
Storia ormai vecchia, ormai è da tempo che si è capito che questa generazione pur avendo tutte le libertà vive imprigionata e invece della palla al piede hanno il telefono in mano.
Nell'uovo di Pasqua
Quest'anno c'è una lacrima
Caduta ad un bambino
che vive in Ucraina
In questo giorno che dovrebbe essere di pace
Stiamo vivendo un momento atroce
l'Europa è afflitta da un dolore profondo
Bambini, donne e persone indifese
sono fatti bersaglio e muoiono,
per motivazioni tutt'ora incomprese.
Ama il tuo prossimo, vivete in pace! Dice Gesù
Purtroppo, quell'augurio, resta un sogno.
E la guerra miete vittime innocenti... quaggiù
Buona speranza di Pasqu.
Durante la sua vita, una persona è condizionata da alcune situazioni che mettono alla prova, a volte lasciano impronte indelebili, a volte insegnano a capire, cosa, infondo è veramente importante. Sono prove di vita che si devono vivere per capire. A volte una risposta positiva ad un quesito che ci tormenta l'anima è il regalo più bello.
A volte mi capita di pensare ai tempi della mia gioventù e di constatare di essere stato fortunato, perché, allora i giovani vivevano liberi da qualsiasi dipendenza. Ricordo con allegria le scampagnate in montagna, con tutti i compagni di gioco e avventura. La pasta, fatta bollire sul fuoco in qualche pentola che qualcuno di noi aveva preso a sua madre. Quella pasta, bollita, senza condimento, nel migliore dei casi condita con un pezzetto di burro, era come la cosa più buona che si era mai mangiata. Poi le corse, i giochi, allegri spensierati, non si andava alla ricerca della foto perfetta da mettere sui social per avere tanti mi piace, da persone che a volte non si conosce nemmeno. Ricordo le corse tra gli alberi di mimosa con il mio primo cane, Ras e sento ancora il profumo Le immagini di quegli attimi ce le portiamo nei cuori e le rivediamo ogni volta che ci si pensa. Il nostro desiderio più grande era quello di possedere una bici, per essere ancora più liberi. I giovani d'oggi non potranno mai essere liberi come noi, e spesso le tante foto prese non riportano nessun ricordo perché una foto si prepara, e non c'è spontaneità. Oggi la gioventù è schiava dei social e il desiderio dei giovani è avere il miglior telefonino.
I nostri migliori amici su questa terra, quelli che ci sanno ascoltare, che possono rendere più luminosi i giorni più bui, che non tradiranno mai. Sono con quattro zampe e una "lunga" manifestazione di gioia, (la coda) quando ci lasciano, il vuoto e la mancanza è indescrivibile. Ed è per questo che piangi, perché non bastano i ricordi e le belle parole per colmarli.
Quello che deve succedere non si può cambiare.
Quando un nostro caro ci lascia, lascia un vuoto incolmabile, ma quando un figlio muore prima dei genitori, lascia frustrzione, dolore, disperazione e sgomento. Non esistono parole per alleviare la pena che ti distrugge l'anima, non esiteresti un istante a cambiare posto con lui. Vorresti gridare, vorresti dirgli non te ne andare, così. I ricordi, tutte le piccole cose ritornano alla mente e affliggono il cuore, già sofferente. Figlio, vita dei genitori, noi siamo ancora qui, mentre tu, vita, ci hai lasciati soli.
Se dovessi creare l'essere umano, se potessi avere un tale incompenso, farei bene attenzione, quando arriva il momento, di dargli una porzione in più di buon senso.
Farei molta attenzione a fargli capire cosa è del mondo il vero avvenire.
Gli insegnerei quello che tutti, oggi, han scordato la forza che c'è nell'essere grato.
La parola magica che più spesso va detta, anche sé ormai nessuno più se l'aspetta.
La gratitudine è una forza, non una minaccia, perciò gli insegnerei a dire grazie con un sorriso sulla faccia.