Il mondo siamo noi, non quella minoranza di ignoranti che vanno seminando odio, terrore, morte. Usano il denaro, gli ideali, le religioni, gli usi e i costumi per metterci l'uno contro l'altro, tracciano confini per evitare che ci coalizziamo contro di loro. Oggi non dobbiamo piangere, non facciamo il loro gioco, cominciamo a mostrare i denti e far capire che siamo stanchi, che abbiamo capito la loro strategia, che non siamo più disposti a soccombere. Noi siamo il mondo, loro una minoranza di corrotti, assassini, che possiamo far scomparire se solo ci tendiamo la mano uno con l'altro, tutti insieme, senza violenza, senza prepotenza lo possiamo fare.
Composto sabato 14 novembre 2015
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