Odiami, non importa, in fondo cosa mi cambia. Disprezzami, non fa niente, vivo lo stesso. Non mi sento nemmeno dispiaciuta del fatto che la mia serenità possa crearti disagi e fastidi, scusami, ma non lo ritengo un mio problema. Ho una vita, tutti abbiamo una vita, ma la differenza che passa tra me ed altre persone è che io mi occupo e mi concentro proprio sulla mia di vita e non su quella degli altri. Non ho super poteri, non ho niente di speciale, non ho niente in più o in meno di nessuno, semplicemente esisto. Semplicemente respiro e vivo. C'è chi mi ha sostenuto, chi mi ha aiutato, chi mi ha voluto davvero bene per ciò che sono... poi c'è chi mi ha schifata, detestata, odiata e addirittura mi ha augurato la "morte"! Che tristezza... ci sono frasi che a mio avviso possono uscire solo da bocche ignoranti, prive di buoni sentimenti e superficiali. Frasi che solo menti estremamente fragili e annullate dal rancore e dalla frustrazione, possono partorire. Non sento il bisogno di dare importanza a queste persone, alle loro uscite di poco conto, ma tutto questo mi spinge solo di più verso le mie mete. Ho sempre pensato che l'odio non fosse buona cosa, si può avere simpatie o antipatie, affinità o non affinità, ma mai ho dato spazio a sentimenti malvagi perché tali sentimenti sono distruttivi solo per chi li prova. C'è stato anche per me il tempo in cui ho provato rabbia nel subire cattiverie anche gravi da alcune persone ed ho provato dolore nel sentirmi schiacciata dal loro odio. Poi un giorno ho capito che il loro scopo era proprio questo, farmi sentire "niente", annullarmi, distruggere la mia positività, la mia serenità interiore, la mia forza ed è stato li che ho smesso di ascoltare, di assorbire e di reagire. Reagire mi portava ad alimentare un pessimo stato d'animo, ma soprattutto davo loro modo di gioire nel vedere che avevano fatto centro, il loro bersaglio era stato colpito e prima o poi sarebbe affondato. Tutto ciò mi conduceva verso reazioni che non hanno mai fatto parte di me, facendo di me una persona diversa, una persona che non andava più d'accordo con tutti, ma era incattivita con il mondo, nervosa ed erano più le volte che litigava di quelle che comprendeva ed ascoltava. Ogni volta che mi colpivano e reagivo, la mia rabbia, il mio schifo ed il mio rancore verso di loro aumentava inconsapevolmente anche verso il mondo e questo faceva in modo che io ogni giorno fossi sempre più vicina al "diventare come loro"! Ogni giorno davo loro un "punto", ogni giorno ero più sola. Ed era questo il loro gioco... volevano vedermi sola, schifata da tutti, odiata, scansata e non amata! Peccato! L'odio non mi ha divorata e non è stato lui a prendere possesso di me, ma io della mia persona. Peccato! La mia intelligenza mi ha detto: "fermati"! Così, mi sono seduta ed ho riflettuto. Mi sono guardata dal di fuori ed ho notato che molti dei miei atteggiamenti erano diventati esattamente come quelli che fino a poco tempo prima criticavo e ritenevo stupidi, ingiusti e non sani! Ho mollato l'ascia di guerra e ho ripreso me stessa. L'ho cercata dietro i muri pieni di rancore e dietro quella fitta e densa voglia di "fargliela pagare". Ecco che finalmente ho avuto la gioia di poter accogliere il ritorno della voglia di "giustizia", dicendo definitivamente addio alla voglia di "vendetta"! Non tutto si può perdonare e credetemi che certi gesti mai li perdonerò, ma la vendetta non serve a nulla se non ad arricchire ancora di più la vita di chi vi detesta. Si può vincere contro queste persone! Non assorbire il loro odio e lasciare che le cattiverie, le parole sbagliate, le trame, le trappole e tutti i gesti infami che esse compiono possano scivolarci addosso. Ricordate sempre che chi vive per mettervi in un angolo è perché al centro della stanza brillate troppo. Oggi non odio, non disprezzo e non porto rancore a queste persone. Semplicemente sono inesistenti. Eccola la differenza tra me e voi: voi mi augurate la morte... per me avete già smesso di esistere pur respirando ancora! Questa è la vera vittoria. Una volta che muori... muori... ma quando agli occhi di molti sei come morto pur essendo ancora vivo, credetemi è vivere morendo un po alla volta... ogni giorno. Non sono nessuno per dirvi chi siete e cosa dovreste fare, ma sono sufficientemente saggia da augurarvi che possiate trovare un "interesse" superiore alla vita degli altri che vi porti a generare amore e non a covare odio. Vi regalo bene e speranza in cambio del vostro odio perché capiate che è come si vive che fa la differenza e non quello che si dice. Vi regalo gratitudine. Si! Vi dico grazie! Perché anche questa è stata per me una lezione di vita! È stato un passaggio che ha segnato un grande cambiamento in me, una crescita interiore non indifferente. Grazie, perché il percorso che mi avete offerto è stato nettamente a mio favore. Io oggi sono una persona migliore. Una persona che ha imparato ad usare la rabbia non in modo distruttivo scagliandola verso gli altri, ma in modo costruttivo per se stessa. Una persona che ha imparato a capire che certe azioni nascono da profondi vuoti e lacune interiori, di cui non sono colpevoli gli altri, ma che solo noi possiamo guarire. Guardarsi dentro fa paura e a volte fin troppa... io l'ho fatto! Cominciate anche voi... prima cominciate e prima tornerete a vivere. Sia ben chiaro che non dimentico e il non cercare vendetta non significa che lascio correre, ci sono cose che non si possono lasciar correre, ma per ogni cosa c'è il momento giusto, la sede giusta ed i tempi giusti. Perché il tempo passa e prima o poi ad ognuno rende il suo! L'odio si può vincere e non lo insegna Dio, ma l'anima e i valori che uno porta dentro!
Composto sabato 23 settembre 2017
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