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Scritto da: Silvia Nelli
Devo ricordare a me stessa che esisto. Mi devo ricordare che respiro, cammino e che il mio cuore batte. Magari non lo sento, magari non lo ascolto, ma lui batte. Il suo battito significa che io sono viva, ma io non me ne accorgo, non me ne rendo conto e non mi sento viva. A volte mi devo perdonare così tante cose che non trovo il modo per cominciare. Perdonarmi i silenzi che ho regalato ai miei giorni perché di parole ne avevo sentite fin troppe. Perdonarmi le notti insonne chiuse in un baratro senza uscita. Mi devo ricordare cosa sia voler bene a qualcuno, forse ricordandomelo tornerò a volerne di più a me stessa. Mi devo ricordare che io ci sono per molti e forse ci sono stata per troppi così a fondo senza ricordarmi che anch'io dovevo esserci per me. Ho dimenticato cosa siano le cose che a fatica avevo imparato. Dove sono finiti i frutti delle mie esperienze, la crescita e la mia maturità... mi sono persa... piango, poi sorrido tra le lacrime e penso che prima o poi, come ogni volta, mi ritroverò.
Composto domenica 6 dicembre 2015
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    Scritto da: Silvia Nelli
    Mica sono invincibile, dietro la mia durezza soffro come le persone apparentemente fragili. Anche con gli occhi asciutti so piangere, ho imparato a farlo quando l'orgoglio mi ha imposto di non mostrare chi ero a chi non lo meritava. Non sono invincibile e non perché appaio forte puoi permetterti di mettermi costantemente alla prova. Il dolore ha un prezzo, ma risalire dal baratro ne ha uno troppo alto che io non voglio più pagare!
    Composto domenica 13 dicembre 2015
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      Scritto da: Silvia Nelli
      Un giorno sarò anch'io la certezza di qualcuno, sarò la sua scelta decisa e certa. Sarò il suo volere oltre tutto e tutti. Io sarò quel qualcosa che un giorno qualcuno si troverà di fronte, capendo di aver trovato ciò che cercava da una vita! Non ci saranno più incertezze, dubbi e nemmeno i "forse e i ma". Ci sarò io e sarò l'unica cosa che lui vorrà, il motivo per cui lottare, il suo ne vale la pena e il motivo del suo sorriso! Chi mi ha lasciato andare potrà solo ricordare chi ero.
      Composto lunedì 14 dicembre 2015
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        Scritto da: Silvia Nelli
        Poi arriva quel giorno in cui è sole pieno fuori e dentro te. All'improvviso è come se ti svegliassi da un lungo sonno. Via le tempeste interiori, la rabbia e il dolore. Via la tristezza e quella maledetta sensazione di sentirsi sbagliate. Via la paura di dire la tua per non perdere le persone. Ecco che sorridi e non te ne frega più un cazzo di niente e di nessuno. Né di chi va e né di chi resta. Non te ne frega se hai ferito, tanto hanno ferito anche te. Non te ne frega se ora vuoi andartene, tanto c'è chi l'ha fatto prima di te. Non te ne frega più niente e capisci che il tuo stare male era proprio il continuare a stare vicino a persone che nella vita cercano ben altro di ciò che cerchi più. E capisci che il lasciare andare a volte equivale al ritrovarsi.
        Composto domenica 27 settembre 2015
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          Scritto da: Silvia Nelli
          La verità è che ci sono persone che ti capiranno sempre, nei momenti belli e in quelli più bui. Ti capiranno nei silenzi e nelle parole più sconnesse. Ti capiranno nelle cose azzeccate e negli errori colossali! Ci saranno persone che ti avranno fatto male, ma così male che a volte avresti voglia di restituirlo quel male. Che nella maggior parte dei casi se ne sono fregati di te, ma non scordano invece l'unico momento in cui sei tu a tralasciare loro. La verità è che cammineremo sempre su sentieri incerti come incerte saranno le presenze. Ci saranno quelle che se anche sfiorate per poco non scorderai mai, quelle con cui hai camminato a lungo di cui non sentirai nemmeno la loro assenza, quelle che ti hanno ferito e non hai mai perdonato e anche quelle che seppur lontane saranno sempre dentro di te. La verità è che nelle tasche abbiamo una manciata di sogni che la maggior parte delle volte si sgretolano nelle mani prima di uscire. Abbiamo nel cuore sentimenti e dolori che in pochi sapranno raccogliere e abbiamo nella mente pensieri, paure e dubbi che in pochi sapranno leggere! La verità è che la vita è talmente cattiva che ti ferirà, ti metterà alla prova e non sarà facile. Ci resterai male talmente tante volte che ad ogni parola ti sembrerà di morire, ma rinascerai più forte che mai. La verità è che ci si stanca di avere pensieri, sentimenti e sogni, perché troppo spesso sono solo una delle mete più ambite di chi colleziona trofei.
          Composto giovedì 8 ottobre 2015
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            Scritto da: Silvia Nelli
            Arriva un momento in cui ti guardi e ti ascolti. Un momento in cui qualcosa dentro te crolla come un castello di sabbia sul pavimento. Crolla senza procurare dolore, ma lascia un senso di liberazione. È il momento in cui ti accorgi di aver dato troppo a chi niente meritava. In cui capisci che erano gli altri ad aver ragione nel dirtelo. Il momento in cui ti dici: "ma cosa sto facendo"? Un senso di liberazione che ti fa provare uno strano senso di schifo, ma non per quella persona, ma per te stesso. Si, ti fai schifo, per aver creduto, ascoltato e dato tempo a una persona che l'unica cosa che conosce è la via della menzogna, della falsità e dell'egoismo. Poco conta il tempo perso, quello che conta è averlo capito. Quello che conta è che qualsiasi cosa possano pensare di te queste persone, avrai sempre in mano un motivo per farli sentire peggiori di te e quel motivo sono stati proprio loro ad avertelo concesso.
            Composto venerdì 9 ottobre 2015
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              Scritto da: Silvia Nelli
              A tutti quelli che ci definiscono forti, usandolo come scusante, per dirci che siamo in grado di superare tutto dico: la vostra è una scusa patetica, tanto per pulirvi la coscienza, perché coloro che sono forti soffrono comunque. Esattamente come chi è più fragile. Ognuno ha i suoi tempi per superare, ma comunque non cambia che forti, o fragili, abbiamo un cuore e soffriamo. Però sappiate che noi persone forti vi diciamo grazie, perché la forza che abbiamo dentro non c'è piovuta dal cielo e nemmeno l'abbiamo comprata, ma sono stati proprio quei bastardi come voi a regalarcela. È grazie a voi se siamo forti, perché abbiamo l'intelligenza per capire che per determinate presenze non vale la pena distruggersi.
              Composto venerdì 16 ottobre 2015
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                Scritto da: Silvia Nelli
                Sono una persona fatta a mio modo. Pienissima di difetti, mi arrabbio e, quando lo faccio, divento quasi ingestibile. Riesco a trovare la forza di spaccare il mondo, se ne vale la pena, e magari piango per cose davvero assurde. Però sono anche quella che sa chiedere scusa, quella che i "non posso" non li accetta, perché io sono tra quelle persone che se "voglio... posso". So amare e tanto, in modo vero e verace. So dare me stessa senza risparmiarmi, ma non so perdonare chi calpesta ciò che sono, chi prova a farmi indossare abiti che non mi appartengono e soprattutto non perdono chi dipinge il mio passato, il mio cammino di colori e macchie che non ho mai disegnato di persona.
                Composto giovedì 22 ottobre 2015
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                  Scritto da: Silvia Nelli
                  Voglio esprimere un mio pensiero, un pensiero che ho elaborato in questo ultimo periodo e lo condivido con voi: io credo che a 42 anni non si possa più sbagliare in alcune cose. Il punto è semplice; a 42 anni un cervello o lo hai o non lo avrai mai. Nella vita ne ho passate direi forse troppe e per questo a volte sbaglio, per questo a volte magari anch'io vengo fraintesa, non è facile capire cosa ci sia dietro un atteggiamento che non concordi. Ho sofferto, pianto, riso, gioito come tutti, e fin qui tutto bene. Oggi mi domando se essere persone con il "coraggio" sia essere qua su un social a riempire la bacheca di stati offensivi verso qualcuno. Mi domando se essere uomini sia riuscire a tenere in caldo più donne possibili contemporaneamente. Se essere donna sia condividere uomini in mutande, mostrare le proprie "grazie" e bocche a gallina, oppure rilasciare cuoricini e scie squallide di miele ovunque e a chiunque! Se essere adulti sia parlare alle spalle, infierire, pugnalare, calpestare e voltare pagina gettando le persone con una velocità con cui si getta la carta igienica nel cesso. Mi domando se "sincerità" sono le novelline che si raccontano nel momento in cui fa comodo. Se coerenza è dire A, fare B, predicare C e praticare D. Mi domando se "sbagliato" è colui che ancora conosce il senso del rispetto oppure coloro che di rispetto amano parlarne solo quando si tratta di loro. Mi domando se non calpestare gli altri sia sbagliato e sia giusto vivere di egoismo puro, tanto se gli altri muoiono che ce ne frega! Sbagliato è colui che soffre ancora per un sentimento, oppure colui che lo usa, calpesta e poi getta senza nemmeno rendersi conto del male che fa, perché troppo preso dal suo sporco interesse! Quante domande vero? Domande che sicuramente vi ponete anche voi spesso e volentieri. Ora io dico la mia. Nella vita subire tutto quello che ho citato sopra porta a cambiamenti. A 42 anni malgrado le botte, le delusioni, gli incontri negativi, le persone sbagliate, io ho mantenuto dei concetti sani dentro di me. Perfetta? Nemmeno un poco! E mai vorrei esserlo. Ho un carattere assai duro quando mi ci metto. Tosta, difficile e dal "vaffa" facile. Sbaglio, ma se mi accorgo chiedo scusa, ah sì, so farlo. Orgogliosa sì, ma nel giusto. Intelligente e rispettosa verso gli altri o almeno ci provo. In 42 anni, mai avevo visto cose come in questi ultimi tempi, mai avevo incontrato persone che mi avessero fatto capire quanto il mondo pecca di persone sane e vere, abbondando invece di persone e personalità malate. Spesso mi dicono che per quello che scrivo sembro sempre arrabbiata. Sbagliato, anzi direi che sono una persona solare, allegra e serena, solo che amo scrivere in base a ciò che provo, a ciò che vedo, a ciò che mi circonda e mi sembra di capire che vi rispecchiate benissimo in ciò che leggete. La vita non è un social, la realtà non è una fiaba raccontata perché fa comodo. La vita è camminare, cadere, rialzarsi, lottare e arrabbiarsi anche. I rapporti non sono convenienza, ma sincerità, costanza e sentimento. Il rispetto non è a senso unico, ma a doppio senso! Credetemi, chi ad una certa età tutto questo non lo ha capito non lo capirà mai! Ci saranno tempi duri per le persone come me, ma credetemi per l'altra faccia di mondo ce ne saranno di più duri, prima o poi. Essere persone con carattere e coraggio è affrontare la vita, saper prendersi la responsabilità di ciò che si dice e si fa, saper scegliere e portare avanti le scelte, sapersi far rispettare e non piegare mai la testa di fronte a chi aspetta solo un vostro passo falso per amputarvela! Essere uomini è rispettare una donna e non basta non offenderla per farlo. Le belle parole se poi il fine è sempre lo squallido momento di letto non sono meno bastarde di un'offesa e non ti rendono migliore di chi offende! Essere uomini è conoscere il valore di se stessi e cercare situazioni e persone che meritino tale valore. Essere donne è mostrare intelligenza, carattere e le proprie grazie solo a chi si è scelto. Essere donna non è non essere peccatrici, ma saperlo fare in un solo letto: "il letto giusto"! Essere adulti è aver capito quale sia la strada giusta per noi, sapere cosa vogliamo e cosa non vogliamo. Essere sinceri è saper fare tutto questo senza scendere a compromessi per un misero contentino! Se ad una certa età tutto questo non c'è credetemi, potete mostrare tutto il coraggio che volete nei post, scaldare e giocare con 1000 donnette, mostrare le grazie al mondo e accontentarvi dei commenti di mentecatti che sembrano adolescenti alla prima esperienza. Continuate a raccontare novelline e a gettare persone nel cesso, ma non sarete mai e dico mai "persone". Sarete un surrogato squallido di qualcosa che avreste voluto essere, ma che non sarete mai. E vi posso assicurare che quelli diversi da voi, anche se in minoranza, uno solo di quei diversi, vale molto più di tutti voi messi insieme! Viva le persone che ancora sanno crescere, scegliere, essere sincere e rispettare il prossimo. Felice di essere un puntino di quella "minoranza" che ancora fa la differenza!
                  Composto mercoledì 14 ottobre 2015
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                    Scritto da: Silvia Nelli
                    Si dice che l'indifferenza uccide. Io credo che ancora di più possa uccidere "una falsa presenza". Scoprire nei momenti peggiori di essere soli, di aver portato con sé persone sbagliate, persone che ci hanno chiamato "amici" fino all'ultimo giorno in cui eravamo felici, spensierati e senza problemi. Quelle stesse persone che nel momento del dolore, nei giorni di difficoltà si disintegrano dentro un silenzio fatto di assenza, di menefreghismo e di un'atroce insensibilità. Questo uccide. Scoprire di essere stato solo sempre quando in realtà credevi di non esserlo. Scoprire di non aver mai conosciuto veramente chi camminava al tuo fianco.
                    Composto venerdì 30 ottobre 2015
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