Scritto da: Fabio Privitera
in Diario (Esperienze)
La base dell'intelligenza umana non è nella ragione, nel pensiero, bensì nella sensibilità, nella capacità di percepire il cambiamento e la diversità nei vari istanti e nelle situazioni con le quali si entra in contatto attraverso i diversi sensi di cui disponiamo e dell'intuizione. Quest'ultima trascende e precede il pensiero, ma accede alla memoria semantica per dare forma a un concetto in modo da divenire trasmissibile, sempre però secondo le attuali conoscenze stipate nella memoria stessa. Per questo un'intuizione, per quanto rivoluzionaria, non è mai conclusiva, è solo una sbirciatina all'interno di uno spazio più profondo. Tuttavia, tale sbirciatina non sarebbe possibile senza la sensibilità, questa capacità di cogliere una disconnesione tra ciò che è noto e ciò che invece si palesa ai nostri sensi come qualcosa di diverso e inaspettato.
Composto giovedì 12 novembre 2015